Pagadebit di Romagna
L'area di produzione del Pagadebit di Romagna appartiene alla provincia di Ravenna e quella di Forlì-Cesena, sui terreni a ridosso delle colline che anticipano l'Appennino Tosco-Emiliano nella parte meridionale della regione romagnola.
L'aspetto geografico è molto vario, con una zona prettamente padana e una pedemontana, con aspetti di alta pianura e altri collinari.
Geologicamente è una formazione marnoso-arenacea che costituisce l'ossatura dell'Appennino forlivese-cesenate e delle colline di Cesena. Gli agglomerati di base sono torbiditi arenaceo-pelitiche di circa 3000 metri. Sopra queste strutture si trovano via via peliti di scarpata e di mare basso e quindi alle evaporiti messiniane del mare preistorico della Tetide. I terreni sono costituiti anche dalle Argille Azzurre del Pliocene, in successione argilloso-marnosa, con lenti di torbiditi arenacee e lenti di sabbie, conglomerati e calcari con uno strato superiore di argille varicolori e torbiditi calcareo-marnose e da marne, arenarie e calcari. Come ultima stratificazione sono presenti le Sabbie Gialle che affiorano lungo il margine appenninico. Ad eccezione delle colline di Cesena l'ultima evoluzione geologica è quella dello strato dei depositi alluvionali padani, dovuti all'azione dei fiumi.
Il vitigno principale con cui si vinifica questo vino bianco è il Bombino Bianco, a volte tagliato in percentuali minime con i vitigni a bacca bianca autorizzati nelle province romagnole.
Il Bombino Bianco è un vitigno molto coltivato non solo in Emilia-Romagna, ma anche in Puglia e nelle altre regioni dell'Italia centrale.
Probabilmente originario della Spagna, questo vitigno ha una maturazione tardiva, con rese molto alte che devono essere controllate se si vogliono avere dei prodotti di qualità. Date le sue alte quantità nella produzione, vengono utilizzati i sinonimi Pagadebit e Straccia Cambiale a significare proprio la convenienza che le alte rese rappresentano. Ha acino medio-grande, con buccia spessa e consistente, di colore giallo-verdolino, con macchie marroni.
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La denominazione di origine controllata Pagadebit è stata istituita dal decreto ministeriale del 1°
agosto 2008 per autorizzare la produzione di vini bianchi in alcuni comuni della provincia di Ravenna, di Forlì-Cesenae di Rimini.
Le tipologie autorizzate sono il Pagadebit di Romagna secco, il Pagadebit di Romagna amabile e il
Pagadebit di Romagna frizzante di tutte e due le versioni.
La base ampelografica deve essere composta dal Bombino Bianco per un minimo del 85% dell'assemblaggio, a cui possono concorrere gli altri vitigni a bacca bianca, autorizzati la regione Emilia Romagna, presenti nei vigneti nella misura massima del 15%.
Le rese massime delle uve non devono essere superiori alle 14,00 tonnellate per ettaro e garantire un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di 10,50% vol.
Le operazioni di vinificazione possono essere effettuate nell'intero territorio delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Il Pagadebit di Romagna secco presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso, con sentori di biancospino e sapore secco, erbaceo e delicato.
Il Pagadebit di Romagna secco frizzante ha una spuma vivace, evanescente, sempre con un colore giallo paglierino più o meno intenso. Il profumo rimane di biancospino e il sapore conserva le caratteristiche, chiaramente gradevolmente frizzante. Ottimo con formaggi molli, piatti a base di pesce o di uova.
Il Pagadebit di Romagna amabile ha le stesse caratteristiche, ma un sapore sapore amabile, sempre erbaceo e delicato. Nella versione Frizzante il sapore è chiaramente anche deliziosamente frizzante, con spuma vivace ed effervescente. Il tranquillo si abbina con dessert, dolci cremosi, risotti alle erbe e verdure fritta, ma anche in aperitivo e fuori pasto.
Il Pagadebit di Romagna secco presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso, con profumo caratteristico di biancospino e sapore secco, erbaceo, armonico, gradevole, delicato.
Il Pagadebit di Romagna secco frizzante ha una spuma vivace, evanescente, sempre con un colore giallo paglierino più o meno intenso. Il profumo rimane caratteristico di biancospino e il sapore conserva le caratteristiche, chiaramente gradevolmente frizzante. Ottimo con formaggi molli, piatti a base di pesce o di uova.
Il Pagadebit di Romagna amabile ha le stesse caratteristiche, ma un sapore sapore amabile, sempre erbaceo, armonico, gradevole, delicato. Nella versione Frizzante il sapore è chiaramente anche deliziosamente frizzante, con spuma vivace ed effervescente. Il tranquillo si abbina con dessert, dolci cremosi, risotti alle erbe e verdure fritta, ma anche in aperitivo e fuori pasto.
Campo del Sole vinifica un buon Pagadebit San Pascasio in purezza, con reminiscenze di litchi, albicocca e fichi. Il palato è fresco e morbido, con un bel finale di uva fragola. Matura dieci mesi, di cui quattro in barrique, e si può abbinare con le trenette al pesto.
La Cantina Braschi Tenuta del Gelso produce il Pagadebit di colore paglierino tenue, con profumo intenso, fragrante e delicato. Si accompagna ad antipasti, primi leggeri, e piatti a base di pesce alla temperatura di 8/10°C.
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