Colli Piacentini

La zona vinicola

La produzione del Colli Piacentini DOC avviene un una porzione del territorio della provincia di Piacenza.

Il territorio non è omogeneo perché composto da numerose vallate parallele, con differenze di altitudine, di esposizione, climi e microclimi, da cui si ottengono vini molto diversi, più corposi, colorati, acidi e leggeri nell'area settentrionale, più morbidi e vellutati ma meno serbevoli nella provincia piacentina meridionale.

I vigneti sui Colli Piacentini

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I vitigni

Un grappolo di Ortrugo I vitigni impiegati per la produzione dei vini bianchi sotto la denominazione Colli Piacentini sono la Malvasia di Candia aromatica, il Moscato bianco, il Trebbiano Romagnolo, l'Ortrugo, il Sauvignon, il Pinot grigio, lo Chardonnay e il Pinot nero vinificato in bianco e rosato per la spumantizzazione, affiancati dal Marsanne, il Berverdino, il Melara e il Santa Maria per la produzione dei Vin Santo.

L'Ortrugo è un vitigno autoctono di discreta qualità, da sempre presente sulle colline piacentine ma che sembrava essere perduto.

Il Berverdino è una varietà specifica della Val d’Arda, nel Piacentino orientale. Fornisce vini di colore dorato e dagli aromi fruttati. Con uve Marsanne e altre minori costituisce la composizione ampelografica del Vin Santo di Vigoleno.

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Il Colli Piacentini DOC bianco

Scorcio dei Colli La denominazione di origine controllata nasce dal decreto ministeriale del 30 giugno 1998 per autorizzare una vasta produzione di vini bianchi, rossi e rosati, anche in tipologia frizzante e spumante, e per la produzione di Vin Santo, nei territori comunali di numerosi comuni in provincia di Piacenza divisi per sottozone.

Nei bianchi le sottozone sono il Colli Piacentini Monterosso di Val d’Arda; il Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia nella porzione collinare della Val Trebbia e parte della Val Luretta; il Colli Piacentini Val Nure della porzione collinare della Val Nure; il Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno nella porzione collinare compresa fra la Valle dell’Ongina e la Valle dello Stirane nel comune di Vernasca.

Inoltre il Colli Piacentini con la menzione dei vitigni Ortrugo, Malvasia, Pinot grigio, Sauvignon, Chardonnay, della tipologia Vin Santo e Pinot spumante, comprendono il territorio a ridosso della provincia di Pavia.

Le tipologie autorizzate sono quindi Monterosso Val d’Arda, anche nelle tipologie frizzante e spumante, Trebbianino Val Trebbia, anche frizzante e spumante, Valnure, anche frizzante e spumante, o riferite al nome dei vitigni Malvasia, anche frizzante e spumante e passito, Ortrugo anche frizzante e spumante, Pinot grigio anche nelle tipologie frizzante e spumante, Sauvignon anche frizzante, Chardonnay anche frizzante e spumante o dalle tipologie Pinot spumante vinificato bianco o rosato, Vin Santo e Vin Santo di Vigoleno.

Le basi ampelografiche sono composte per il Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda dal Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco dal 20 al 50% e dal Trebbiano Romagnolo e Ortrugo dal 20 al 50% dell'assemblaggio a cui possono concorrere il Berverdino e/o Sauvignon ed altri vitigni a bacca bianca autorizzati per la provincia di Piacenza fino ad un massimo del 30%.

Per il Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia con l'Ortrugo dal 35 al 65%, con il Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco dal 10 al 20%, con il Trebbiano romagnolo e Sauvignon dal 20 al 30%. Anche in questo caso possono concorrere gli altri vitigni a bacca bianca fino ad un massimo del 15%.

Nel Colli Piacentini Val Nure con il Malvasia di Candia aromatica dal 20 al 50%, il Trebbiano Romagnolo e Ortrugo dal 20 al 65% e gli altri vitigni fino ad un massimo del 15%.

Nel Colli Piacentini Vin Santo con il Malvasia di Candia aromatica e/o Ortrugo e/o Sauvignon e/o Trebbiano romagnolo minimo 80%. Anche in questo taglio possono concorrere gli altri vitigni a bacca bianca fino ad un massimo del 20%.

Per il Collo Piacentini Vin Santo di Vigoleno la composizione ampelografica si ottiene dal Marsanne e/o Berverdino e/o Sauvignon e/o Ortrugo e/o Trebbiano romagnolo minimo 60% dell'assemblaggio e possono concorrere alla produzione gli altri vitigno a bacca bianca fino ad un massimo del 40%, con esclusione di quelli aromatici.

Nel Colli Piacentini Pinot spumante la base deve essere composta dal Pinot nero per l'85% e lo Chardonnay fino ad un massimo del 15%.

Per il Colli Piacentini monovarietali Ortrugo, Pinot grigio, Chardonnay, Malvasia (da Malvasia di Candia) e Sauvignon. Il vitigno corrispondente in etichetta deve essere presente per almeno l'85%.

La rese si attestano intorno alle 10-12 tonnellate per ettaro in tutte le tipologie ad eccezione del Vin Santo per cui è autorizzata la resa massima di 5 tonnellate.

Le uve destinate del Colli Piacentini Vin Santo, Vin Santo di Vigoleno e Malvasia passito devono essere appassite con il metodo tradizionale su pianta e su graticci con controllo fino alla spremitura, che può avvenire solo dopo il 1° Dicembre dell’anno della raccolta.


I vini

Il Colli Piacentini Chardonnay è di colore giallo paglierino con sfumature verdognole, con profumo è fine e fruttato. Il gusto è secco o abboccato, fresco, tranquillo o vivace. È adatto agli antipasti, ai piatti freddi oppure alle carni bianche e al pesce.

Il Colli Piacentini Malvasia è giallo paglierino con un aroma caratteristico, anche intenso. il sapore può variare dal secco all’abboccato all’amabile al dolce, comunque aromatico, fresco, tranquillo o vivace. È un vino che va bevuto giovane. Secco si abbina agli antipasti, alle carni bianche delicate ed al pesce. Amabile con i formaggi dolci, mentre il dolce si serve con i dessert. Nella versione Passito è giallo dorato, con un profumo intenso e gusto dolce, morbido, complesso, aromatico. Ottimo con la classica pasticceria secca o la classica torta sbrisolona.

Nel Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda il è colore giallo paglierino, con profumo delicato e palato secco o abboccato oppure amabile, comunque fine e sottile di corpo, tranquillo o vivace. L'amabile si abbina con frutta e dolci a fine pasto, il secco si serve con pesce, antipasti e minestre asciutte.

Per il Colli Piacentini Ortrugo abbiamo un colore giallo paglierino chiaro con sfumature verdognole. Il profumo è delicato con sapore secco o abboccato, con un retrogusto amarognolo, variabile da tranquillo a vivace. In abbinamento con antipasti di salumi, carni bianche, pesce, minestre in brodo, formaggi non molto saporiti.

Il Colli Piacentini Pinot Grigio ha riflessi paglierini e ramati e profumo caratteristico. Il palato può essere secco o abboccato, fresco e fine. Da servire con gli antipasti e con i primi piatti delicati.

Nel Colli Piacentini Sauvignon il colore è giallo paglierino, anche intenso e profumo delicato e caratteristico. Il sapore risulta secco o abboccato, per abbinamenti con gli antipasti, i piatti freddi, le carni bianche e il pesce.

Il Trebbianino Val Trebbia ha colore giallo paglierino o giallo dorato chiaro, profumo vinoso e gradevole, con sapore secco o abboccato, soffice. Si consiglia con gli antipasti leggeri, i primi asciutti e il pesce d’acqua dolce.

Il Colli Piacentini Valnure è giallo paglierino chiaro. L'olfatto è caratteristico, gradevole, aromatico e il sapore secco o abboccato o amabile, gradevole, tranquillo o vivace. In abbinamento con antipasti, minestre in brodo, pesce, carni bianche e formaggi dolci.

Per il Colli Piacentini Vin Santo abbiamo un colore giallo paglierino, dorato, un profumo intenso, aromatico, caratteristico ed etereo. In bocca è secco o dolce, morbido. La gradazione alcolica minima è di 16,00% vol., con invecchiamento di almeno 48 mesi, di cui 36 in recipienti di legno. Nella tipologia secco o dolce è un ottimo vino per la frutta e i dolci. Anche fuori pasto.

Per il Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno abbiamo un colore dorato o ambrato più o meno intenso. Il profumo è intenso, aromatico, caratteristico. Al palato è dolce, corposo e vellutato. Invecchia per 60 mesi di cui 48 in botti di legno. È un vino da fine pasto per dolci e torte a pasta secca ma anche per il cioccolato.




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