Colline Bolognesi
La produzione del Colli Bolognesi DOC si svolge sulle colline a sud del capoluogo regionale, in un paesaggio di affioramenti rocciosi, spesso dai colori diversi, che compongono la complessa ossatura geologica di questo territorio collinare.
Le rocce delle colline bolognesi sono formate da calcari, marne bianche e arenarie su cui poggiano le argille, con agglomerati di gesso solo nelle vicinanze del capoluogo.
I vitigni utilizzati sono il Sauvignon, il Pignoletto, lo Chardonnay, il Trebbiano Romagnolo, l'Albana, il Riesling Italico, il Pinot Bianco.
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La denominazione di origine controllata Colli Bolognesi nasce il 12 agosto 1985 per autorizzare la produzione di vini bianchi e rossi, anche frizzanti e spumanti, nelle coline in provincia di Bologna e in parte in provincia di Modena.
La base ampelografica del bianco generico è composta dall'Albana dal 60 all’80% e dal Trebbiano romagnolo dal 20 al 40%.
Sono previste le tipologie monovarietali Chardonnay, Pinot Bianco, Riesling, Sauvignon e Pignoletto dove la percentuale del vitigno corrispondente deve essere di minimo l'85% dell'assemblaggio a cui possono concorrere gli altri vitigni, non aromatici, autorizzati per le province di Modena e di Bologna, da soli o congiuntamente sino ad un massimo del 15%.
La resa massima dell'uva deve essere per il Sauvignon, il Riesling italico, il Pignoletto e lo Chardonnay di 12,00 tonnellate per ettaro; per il Pinot bianco di 11,00 tonnellate e per il Bianco di 13,00 tonnellate per ettaro.
Il Colli Bolognesi Sauvignon e Pignoletto con un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 12,00% vol. possono essere qualificati con la menzione
superiore. Il Colli Bolognesi può essere anche nelle tipologie
tranquillo/vivace e frizzante.
È prevista la tipologia
Spumante per lo Chardonnay, il Pinot Bianco e il Pignoletto.
Il Colli Bolognesi Sauvignon, anche frizzante, ha colore giallo paglierino con profumo lievemente aromatico e sapore che può essere secco o abboccato, strutturato per il tranquillo e fresco e vivace per il frizzante. Nel Colli Bolognesi Sauvignon Superiore il profumo è aromatico con sapore secco e fine.
Il Colli Bolognesi Riesling italico, anche frizzante è di colore giallo paglierino con profumo delicato e sapore variabile da secco a leggermente abboccato, nel tranquillo, e fresco e vivace nel frizzante.
Nel Colli Bolognesi Pignoletto, anche frizzante, il colore è giallo paglierino chiaro a volte con riflessi verdognoli, con profumo delicato nel tranquillo, lievemente aromatico per il frizzante. Il sapore è secco o lievemente abboccato nel tranquillo, più fresco e vivace nel frizzante.
Il Pignoletto spumante ha spuma vivace, fine e persistente, con colore giallo paglierino chiaro. Il profumo è leggermente aromatico e il sapore secco o amabile.
Il Colli Bolognesi Pignoletto superiore ha colore giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli, con profumo delicato, e sapore secco e fine.
Il Pinot bianco, anche frizzante, è di colore giallo paglierino, a volte con riflessi verdognoli e profumo delicato. Il sapore si presenta secco o abboccato nel tranquillo, fresco e vivace nel frizzante.
Il Pinot bianco spumante ha spuma vivace, fine e persistente, con colore giallo paglierino chiaro.
Al profumo è delicatamente aromatico, con sapore secco o amabile.
Il Colli Bolognesi Chardonnay, anche frizzante si presenta con colore giallo paglierino. Il profumo è delicato e fruttato. Il sapore è secco o abboccato, frizzante e fresco.
Lo Chardonnay spumante ha spuma vivace, fine e persistente, con le stesse caratteristiche del precedente.
Il Colli Bolognesi bianco, anche frizzante, ha colore giallo paglierino con profumo vinoso. Il sapore è secco o abboccato, sapido, armonico per il tranquillo e fresco e gradevolmente frizzante il tipo specifico.
Sono disciplinate anche le sottozone Colline di Riosto, Colline Marconiane, Zola Pedrosa, Colline di Oliveto, Terre di Montebudello, Serravalle e Monte San Pietro.
Il Colline di Riosto comprende la parte del territorio del comune di Pianoro in provincia di Bologna, e può essere vinificato nelle tipologie Colli Bolognesi Colline di Riosto Sauvignon, con il Sauvignon al 100% e Colli Bolognesi Colline di Riosto Pignoletto anche frizzante, con il Pignoletto minimo al 90% dell'assemblaggio a cui possono concorrere gli altri vitigni non aromatici, autorizzati per la provincia di Bologna, per un massimo del 10%.
Le rese devono scendere a 9,00 tonnellate per ettaro.
La sottozona
Colline Marconiane comprende in parte il territorio del comune di Sasso Marconi e parte di quello Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.
Le tipologie autorizzate sono il Colli Bolognesi Pignoletto Colline Marconiane e il Colli Bolognesi Sauvignon Colline Marconiane con il vitigno corrispondente che deve essere minimo del 85%.
Possono concorrere anche altri vitigni a bacca bianca in misura non superiore al 15%.
Inoltre è autorizzata la tipologia Pignoletto Spumante Colline Marconiane, sempre con il vitigno al 85% minimo nell'assemblaggio a cui può concorrere anche il Pinot nero nella misura massima del 15%. Le rese variano tra le 7 e le 10 tonnellate per ettaro.
La sottozona
Zola Pedrosa comprende la parte collinare dell'omonimo comune in provincia di Bologna. Le tipologie monovarietali sono lo Chardonnay, Sauvignon e Pignoletto.
La sottozona
Monte San Pietro, dell'omonimo comune, si produce nelle tipologie Sauvignon, Pignoletto e Pinot Bianco.
Il
Colline di Oliveto,/em> comprende in parte i comuni di Monteveglio e Crespellano, in provincia di Bologna.Il Terre di Montebudello comprende parzialmente icomuni di Monteveglio e Bazzanoin provincia di Bologna e parte del comune di Savignano sul Panaro, in provincia di Modena.Infine il Serravalle nei comuni di Castello di Serravalle e Monteveglio, in provincia di Bologna.
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