Valdobbiadene è un comune veneto della provincia di Treviso di circa 12.000 abitanti che segna il suo ingresso nella storia dopo l'anno 1000, quando varie rivalità tra feudi lo posero al centro di una serie di piccole guerre di conquista terminate con la dominazione veneziana.
Il piccolo paese è incastonato tra dolci colline coltivate a vite, che lo identificano con il famoso vino Prosecco.
Ogni anno il comune organizza la Mostra Internazionale dello Spumante, ad attestare il centro produttivo di questo vino pregiato e particolare.
Risalire la storia che lega questo comune alla coltivazione della vite non è semplice, soprattutto in considerazione del fatto che probabilmente furono non i Romani, la cui dominazione nella zona iniziò verso il II secolo avanti Cristo, a introdurre la vite su queste colline.
Probabilmente furono i primi abitanti conosciuti del nord Italia, Galli Cisalpini e Celti, a iniziare la coltivazione dei vitigni, anche se per produzioni esclusivamente dedicate al consumo locale. Essi infatti non avevano la stessa attitudine e maestria romana nel commercio, che per quanto riguarda il vino, costituiva uno dei principali traffici della dominazione romana.
Di quest'epoca sono arrivati a noi gli scritti di Virgilio e Plinio il Vecchio, che ne descrivono le caratteristiche e le qualità, anche curative, di questi vini.
Essi narrano le fortune del vino Pucino, oggi scomparso, a cui essi attribuivano le qualità di longevità dell'Imperatrice Livia, che visse oltre gli ottanta anni, un età del tutto inconsueta per l'epoca. Questo vino era molto ricercato in tutte le case della nobiltà romana, ma ad oggi ancora non è stato accertato se il vino fosse rosso o bianco. Apparentemente una ricerca farmacologica effettuata negli anni novanta, sembra verosimile che le sostanze curative contenute in questo vino scomparso, possano essere associate anche ai vini bianchi.
Un'altra importantissima testimonianza di questo vino viene data intorno al seicento dopo Cristo da S. Venanzio Fortunato vescovo di Poitiers, nativo proprio di Valdobbiadene, che lo descriveva come un vino raffinato adatto per le tavole reali, in particolare rivolto verso le aristocrazie tedesche.
E fu proprio verso la Germania e verso Venezia, che nel XV° e XVI° secolo la reputazione di Valdobbiadene raggiunse i massimi livelli. Grazie alla vicinanza con la Germania e con il porto di Venezia, i vini di questa zona riuscirono a varcare i confini locali per affermarsi al di fuori del Veneto.
Successivamente alla decadenza della Repubblica Serenissima, iniziò un lento declino di questi vini, con l'abbandono anche di numerosi vigneti morti a causa del clima particolarmente rigido dell'inverno del 1709. La produzione del vino iniziò a indirizzarsi verso produzioni abbondanti ma di scarsa qualità, dovuto alla difficoltà cronica del porto veneziano di offrire quei vantaggi commerciali che apparivano più che solidi fino alla definitiva conquista da parte delle potenze atlantiche delle Americhe, fonte di nuovi e fiorenti commerci.
Soltanto verso la fine del secolo la produzione riprese gli aspetti qualitativi del passato, e nonostante la definitiva caduta della Repubblica si iniziarono a scrivere le prime legislazioni e regolamentazioni in favore di questi vini, soprattutto dovute all'impulso che la nuova dominazione austriaca ebbe sulle importazioni di oltralpe.
Anche questa zona fu colpita, alla fine dell'ottocento, dalla Peronospora e dalle Filossera, con la perdita di numerosi vigneti. La prima guerra mondiale fu un altro periodo nefasto per la zona che fu linea di confine e trincea tra l'Italia e l'Austria. Fortunatamente nel dopoguerra, la determinazione di questi viticoltori, porto alle nuove sperimentazioni sui diversi cloni che portarono alla scelta di alcune varietà più adatte.
Tra quelli che operano nel territorio comunale di Valdobbiadene c'è l'ottimo Bartolin, che ha la sua sede nella piccola frazione di S.Stefano di Valdobbiadene che vinifica deliziosi prosecchi brut, anche dalla sottozona di Cartizze. Anche l'azienda Bartolomiol è presente proprio nel comune di Valdobbiadene. Ottima la produzione, quasi tutta incentrata sul famoso Prosecco DOCG, anche con prezzi molto interessanti.
Anche Canavel ha la sua sede a Valdobbiadene, iniziando nel 1979 addirittura in una piccola officina in affitto nella frazione di S. Stefano. Da allora è riuscito ad imporsi come una delle migliori aziende produttrici di Prosecco.
A Valdobbiadene c'è anche il consorzio che riunisce ben 600 produttori, istituito già nel 1952. ottima produzione sotto il nome di Cantina Produttori di Valdobbiadene, con vini spumante molto eleganti sotto la denominazione DOCG. A Valdobbiadene ha sede anche l'azienda Nino Franco, con ottime produzioni di prosecco.
La Mostra Internazionale è ormai giunta alla sua 43° edizione. Quest'anno si svolgerà dal 2 al 25 aprile, con manifestazioni in tutti i comuni interessati dalla denominazione di origine controllata e garantita. La manifestazione ha il doppio intento, enologico e culturale, di far conoscere le bellezze di questa zona, e oltre alle degustazioni, sono organizzate visite guidate per i vitigni e alle arti storiche.
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