Delia Nivolelli

La zona vinicola

La zona vinicola è posta nella Sicilia occidentale, nella terra del Marsala. È un'area molto antica, centro di scambi commerciali fin dal tempo dei Fenici che scelsero questa zona fertile e pianeggiante proprio di fronte alla colonia di Cartagine.

L'acerrima nemica di Roma si trova infatti a poche ore di navigazione nel Canale di Sicilia e la zona che corrisponde all'attuale provincia di Trapani aveva un rapporto privilegiato negli scambi commerciali con la madrepatria, vista la sua vicinanza con Cartagine.

Naturalmente i Romani, una volta conquistata l'isola, migliorarono questa vocazione vinicola e aumentarono gli scambi commerciali.

Le vigne sono poste su un gruppo di colline ad est di Marsala, con altitudine massima di 400 metri sul livello del mare, su suoli franco-sabbiosi-argillosi a reazione sub-alcalina, con notevole presenza di calcare che arriva al 35%.

Il clima, classico dell'isola, è di inverni miti, con precipitazioni intorno ai 650 millilitri all'anno ed estati lunghe, con escursioni termiche di circa 15°C tra il giorno e la notte dovuta alla distanza dal mare e l'altitudine.

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I vitigni rossi coltivati

Vigne a Marsala Le uve rosse coltivate per la produzione di questo DOC sono le classiche coltivate in Sicilia nella produzione dei rossi, un misto tra uve autoctone siciliane, il Nero d'Avola e il Perricone, qui chiamato Pignatello, e le classiche nobili francesi, il Syrah innanzitutto, poi il Merlot, il Cabernet Sauvignon e l'italiano Sangiovese.

La combinazione di queste uve garantisce qualità organolettiche specifiche per vini di alto rango.

Il Nero d'Avola apporta i suoi profumi delicati, il suo corpo maestoso e la spigolosità tipica del vitigno che viene mitigata dalla morbidezza del Perricone e del Syrah.

Il Merlot si trova a suo agio nelle terre a forte presenza calcarea così come le altre, anche se ne giovano non in maniera peculiare.

Il Cabernet, con le sue caratteristiche erbacee, apporta quei profumi vegetali e animali che caratterizzano molti vini siciliani.


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Il Delia Nivolelli DOC rosso

Un bicchiere di Delia NivolelliLa denominazione di origine controllata Delia Nivolelli fu istituita il 10 giugno del 1998 con decreto ministeriale e autorizza la produzione di vini bianchi e rossi nei soli comuni di Mazara del Vallo, Marsala, Petrosino e Salemi tutti in provincia di Trapani, sulla punta più occidentale della Sicilia.

Si possono iscrivere all'albo solo i vigneti posti su terreni di medio impasto tendenti all'argilloso e allo sciolto, mentre si vieta l'iscrizione a quelli posti su terreni di natura fortemente argillosa o di natura argillosa pliocenica.

La resa massima per tutti i vitigni è di 12 tonnellate per ettaro e i vini devono avere un titolo alcolometrico non inferiore agli 11,5% vol.

Le tipologie autorizzate, oltre al Rosso generico, sono il Novello e i monovarietali da Merlot, Nero d'Avola, Sangiovese, Syrah e Pignatello.

Queste uve devono essere assemblate, da sole o congiuntamente, per almeno il 65% nel caso del Rosso, e nel caso dei monovarietali devono contenere almeno l'85% dell'uvaggio in etichetta.

Il rosso ha un colore rosso rubino più o meno intenso che diventa granata con riflessi aranciati nell'invecchiamento e profumi vinosi e delicati. Il palato è asciutto, sapido, caldo tendente al vellutato nell'invecchiamento e sempre supportato da una buona struttura tannica. A tavola si serve con secondi piatti strutturati di carni rosse e cacciagione.

Il Novello è rosso rubino intenso ed ha un naso molto fruttato. La bocca rimane asciutta, morbida e sapida, a volte leggermente acidula. Da servire per formaggi molli, salumi, minestre sia in brodo che asciutte.

Nel Nero d'Avola il rubino è intenso, tendente all'aranciato, con profumi delicati caratteristici di quest'uva e bocca morbida, piena e armonica. Per lui a tavola il coniglio arrosto, il riso alle verze e le fave col guanciale.

Il Perricone mantiene gli stessi colori ma è sapido e tannico in bocca. A tavola predilige il capretto arrosto, i salumi e la pasta al forno.

Nel Merlot ritroviamo il rosso rubino tipico e i profumi intensi di frutti rossi di quest'uva con gusto asciutto e gradevole. Incontra le minestre asciutte e in brodo, i brasati al vino rosso, meglio se Merlot, e i salumi.

Il Cabernet Sauvignon è mediamente tannico, con profumi intensi e gradevoli e la giusta rotondità dei gusti. Si abbina molto bene con le cotolette d'agnello al forno, la polenta, i salumi stagionati e i primi piatti al ragù di carne.

Il Syrah, che qui in Sicilia si rivela una delle uve principe, ha i profumi delicati e leggermente speziati, con un palato asciutto, di medio corpo e tannini, mentre il Sangiovese qui è più delicato.

Per il Syrah gli abbinamenti sono il fagiano arrosto ma anche riso con patate e vitello tonnato.

Per il Sangiovese a tavola invece si prestano più le lasagne, il pollo in porchetta e i salumi.


Le aziende

Caruso & Minini a Marsala hanno recuperato questo DOC vinificando il monovitigno Syrah, facendogli subire un affinamento di ben 24 mesi in tonneaux di 500 litri in legno francese che abbia contenuto per almeno sei anni il Marsala.

Il Riserva ha anche ottenuto il prestigioso riconoscimento “Syrah du Monde” dove ha conseguito la medaglia d'oro in un concorso che vedeva la partecipazione di ben 27 paesi tra i piu competitivi a livello enologico.

Il vino va servito alla temperatura di servizio di 18°C ed ha una gradazione alcolica di 14,5% vol.

È un vino morbido dalla complessa gamma olfattiva di frutti rossi e fiori su un fondo legnoso molto sensuale. In bocca è armonico, pieno e rotondo senza perdere le sue note fruttate.

Carlo Pellegrino conferma le caratteristiche di questo vino con il suo Delia Nivotelli Cabernet Sauvignon dai sentori di frutta rossa matura e i toni erbacei. Vinifica anche il Nero d'Avola e il Syrah con ottimi risultati.

Anche l'Azienda Agricola Gulfi è da annoverare tra i produttori di questo ottimo DOC, in particolare con il Nero d'Avola dai toni delicati e il corpo potente.




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