Valdadige

La zona vinicola

Il Valdadige DOC è prodotto in una vasta area che le province di Trento, Bolzano e tre comuni nella provincia di Verona posti tra la Valpolicella e il Lago di Garda.

La denominazione prevede anche il nome di Etschtaler in tedesco per la provincia di Bolzano, in ottemperanza agli obblighi di legge per la omonima provincia autonoma.

Il vino è strettamente legato con la Valle dell'Adige, della zona che va da Rovereto a nord fino ai confini settentrionali della provincia scaligera, con la coltivazione che si svolge prevalentemente lungo le colline che seguono il fiume.

Il territorio è estremamente vario, e rispecchia le caratteristiche alluvionali da cui si è originata la valle. Inoltre bisogna riferirsi alle orogenesi dell'Italia, emersa dai fondali dell'antico mare mesozoico della Tetide, più volte evaporato e poi ricostituito, su cui si sono sedimentati i numerosi fossili marini, soprattutto a conchiglia, che hanno fornito la base calcarea delle rocce.

Il suolo è calcareo, con presenza di ciottoli, ghiaia con collante sabbioso, con preponderanza di basalti e detriti verso sud.

Il clima presenta forti escursioni termiche tra il giorno e la notte nel periodo di maturazione delle uve che, acquistando caratteristiche particolari nella vinificazione, producono vini unici e di una personalità molto forte dai vitigni nobili coltivati.

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I vitigni bianchi

Il Santa Margherita I vitigni coltivati per la produzione dei vini bianchi sono il Pinot Bianco, il Pinot Grigio, il Riesling Italico, il Müller Thurgau e lo Chardonnay affiancati dal Trebbiano Toscano, il Nosiola, il Sauvignon e il Garganega.

Il Müller Thurgau è un incrocio tedesco, spesso mediocre ma molto popolare, ottenuto unendo la qualità del Riesling con l'affidabilità del Silvaner, anche se recenti test del suggeriscono l'incrocio con lo Chasselas invece del Silvaner. Matura precocemente, e può essere impiantata ovunque, con una produttività elevatissima. Con rese controllate riesce a dare risultati migliori e lievemente aromatici. La sua popolarità nasce nella Germania post bellica, quando la ricostruzione aveva bisogno di risultati quantitativi immediati.


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Il Valdadige DOC bianco

La denominazione di origine controllata Valdadige nasce con il decreto ministeriale del 31 maggio 2002 per autorizzare la produzione di vini bianchi, anche frizzanti, rossi e rosat in provincia di Trento e in provincia di Bolzano, con uno sconfinamento in provincia di Verona.

La base ampelografica autorizzata per i bianchi prevede l'impiego di Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling Italico, Müller Thurgau e Chardonnay, per un minimo del 20% e

Trebbiano Toscano, Nosiola, Sauvignon e Garganega, per un massimo del'80%. Sono previste anche le tipologie Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay e Frizzante ove, nei vini monovarietali, la quantità di vitigno corrispondente in etichetta sia minimo del'85% dell'assemblaggio.

La resa massima delle uve deve essere di 15 tonnellate per ettaro, ad eccezione della tipologia Pinot Grigio, dove la quota massima è fissata a 14 tonnellate. Il grado alcolico minimo naturale deve essere di 9,50% vol.

I vini Valdadige monovarietali Chardonnay e Pinot Bianco possono essere vinificati nella versione Frizzante esclusivamente con il metodo della rifermentazione naturale ed elaborati in tutta la regione Veneto e nelle province autonome di Trento e di Bolzano.

E’ consentito l'arricchimento e la menzione vigna alle condizioni previste dalla legge.

Il Valdadige Bianco è di colore giallo paglierino, con profumo vinoso, gradevole, caratteristico e sapore secco, talvolta amabile, fresco, armonico e moderatamente acidulo. Ottimo con gli antipasti di pesce, il minestrone e i piatti di pesce in generale.

Nel Valdadige Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio abbiamo sempre un colore giallo paglierino e un profumo gradevole, con sapore secco, fresco, sapido e armonico. Per lo Chardonnay si preferiscono abbinamenti come i formaggi molli, la Frittatensuppe, le lumache, la trota e la zuppa d'orzo. Con il Pinot Bianco meglio le lumache e il riso e piselli, oltre che la zuppa d'orzo e i piatti di pesce in generale. Al Pinot Grigio si associano i formaggi a pasta morbida, il minestrone, le rane e le seppie/

Per il Valdadige Chardonnay e Pinot Bianco nelle tipologie Frizzante la spuma è sottile, persistente, con colore giallo paglierino. Il profumo resta gradevole, fruttato, con sapore secco o amabile, comunque naturalmente frizzante.


Le aziende

Molte aziende preferiscono vinificare in denominazioni più autoctone come Alto Adige o Trentina, e questa denominazione è un po' messa in sordina da questa tendenza.

La Cantina Valdadige invece fa eccezione e utilizza anche nel suo nome la volontà di essere protagonista di questa DOC. il Bianco Doc ha un bel giallo paglierino, con sapore asciutto, sapido, leggermente acidulo e sapido, per piatti strutturati. Il Pinot Grigio Santa Margherita offre tutte le potenzialità di questo vitigno, con una varietà di abbinamenti che vanno dall'aperitivo all'insalata di mare, dai piatti di pesce e crostacei alle zuppe saporite e ricche. Particolare abbinamenti anche con i pesci bolliti o alla griglia, e con le carni bianche di vitello, pollo e coniglio.




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