Principali bianchi Doc della Lombardia

Introduzione

In Lombardia sono state approvate negli anni solo quattro denominazioni di origine controllata che riguardano i vini bianchi.

Questa regione, come già detto per quel che riguarda le DOCG, non sembra essere stata affetta dalla moda delle denominazioni per quanto riguarda i vini prodotti. In effetti è vero che questa regione italiana, che con il Veneto rappresenta il 10% di tutto il prodotto interno lordo dell'unione europea, ha molte produzioni industriali e servizi in più rispetto a molte altre regioni italiane che si sono affrettate a chiedere l'approvazione dei disciplinari anche per dare un impulso commerciale ai prodotti locali. La diversificazione dell'economia ha quindi posto un tetto naturale, e la Lombardia sembra prediligere la valorizzazione delle denominazioni già esistenti piuttosto che nella ricerca di nuovi impulsi economici. C'è anche da dire che molto parte del territorio lombardo, a differenza ad esempio delle regioni meridionali, è occupato da produzioni industriali e non agricole, anche se quelle che si dedicano alle coltivazioni restano fra le più importanti d'Italia.

L'autunno in Valcalepio

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Le DOC lombarde per i vini bianchi

Il panorama sul GardaLe denominazioni di origine controllata che riguardano la produzione di vini bianchi in Lombardia sono attualmente quattro: Lugana, Oltrepò Pavese, Riviera del Garda e Valcalepio.

Due di esse riguardano la provincia di Brescia, a ridosso del confine veneto, terra di grandi produzioni, sia in bianco che in rosso.


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Lugana

La denominazione Lugana valorizza il vitigno autoctono bresciano e veronese Trebbiano di Soave, un vitigno della famiglia dei Trebbiano di qualità superiore rispetto ai suoi parenti.

Distribuita su entrambe le provincie, è una delle poche denominazioni che riguardano esclusivamente i vini bianchi, prodotti su un territorio particolarmente ricco e nutritivo per i vigneti.

Produce tutte le tipologie di vino bianco, dal secco tranquillo al dolce passito, passando per i vini mossi. Sono vini eleganti e di qualità, che abbracciano una ampia gamma gastronomica, che accompagnano cene di una certa rilevanza.


Oltrepò Pavese

La denominazione Oltrepò Pavese ha già quaranta anni di vita, e coinvolge una vastissima produzione di vini, con molte varietà di uva utilizzate. Negli ultimi anni ha “perso” la tipologia dello spumante ottenuto con il metodo classico che ha ottenuto una sua propria denominazione, ma mantiene comunque una produzione di buona qualità, anche se forse il disciplinare è troppo elastico, e la produzione viene divisa in troppe tipologie.

Questo fa si che la denominazione si perda un po tra le tantissime etichette, e le aziende fanno fatica ad emergere nel panorama nazionale. Molte cercano di produrre l'intera gamma che però prevede ben ventisette tipologie diverse. I vini al momento risultano di discreta qualita, ma restano confinati al consumo da tavola quotidiano, e nessuna delle cantine produttrici riesce ancora a produrre delle eccellenze che potrebbero far decollare l'economia vinicola dell'intera zona. Sarebbe forse il caso di iniziare a dividere più specificatamente la denominazione, come si è fatto nel caso del Metodo Classico, passato alla sua DOCG, fatto che ha certamente giovato al vino.


Riviera del Garda

La denominazione Riviera del Garda ha più di quarant'anni di storia, ma non riesce ancora ad uscire da un'economia quasi esclusivamente locale, come nel caso del Oltrepò Pavese. La produzione maggiore riguarda i vini rossi, mentre i bianchi sono un po sottostimati. A differenza dell'altra denominazione, qui invece si punta essenzialmente tutto su un'unica varietà, il Riesling, che raramente in Italia riesce a dare quelle caratteristiche di qualità che possano imporsi sul mercato e all'attenzione dei sommelier. I vini sono freschi e leggeri, con una giusta dose di sapidità che si abbina bene con pesci di lago e formaggi. Risulta quindi una denominazione che, al pari del Oltrepò Pavese, riesce ad imporsi solo al livello locale per il consumo quotidiano durante pasti normali. Siamo ancora ben lontani da produzioni di eccellenza, e i viticoltori dovranno porre rimedi se vogliono operare nel settore elitario dei vini. Certamente i prezzi sono contenuti e le vendite ancora di buon livello. Non è quindi l'aspetto economico da migliorare, ma piuttosto la selezione degli assemblaggi.


Principali bianchi Doc della Lombardia: Valcalepio

La denominazione Valcalepio invece, concentrata sulle colline del lago d'Iseo in provincia di Bergamo, è riuscita ad avere, dalla sua istituzione di una decina di anni fa, una sua piccola notorietà, e certamente riuscirà a crescere ancora. I vini sono di buona qualità, e si affidano alle usuali uve utilizzate in Lombardia, le grandi classiche Chardonnay e i vari Pinot.

Ottimi abbinamenti con piatti delicati di pesce e i crostacei. I vini riescono a sostenere bene questi piatti eleganti, pur rimanendo limitato ai gusti leggeri e non troppo aromatici.

Da queste uve viene prodotto anche un vino passito, che però risulta un po deludente, per colpa forse di uve non propriamente adatte a conferire i necessari aromi che ci si aspettano da un vino dolce.


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