Franciacorta
L'area di produzione del Franciacorta si trova in provincia di Brescia, tra il lago di Iseo, i fiumi Oglio e Mella e le colline che si estendono intorno al comune di Rovato. Il terreno è origine glaciale, con presenza di sassi morenici e ghiaia.
La zona a denominazione controllata produce esclusivamente ottimi spumanti bianchi con il metodo della fermentazione in bottiglia.
Il nome è di origine medievale, da Franche curtes, che significa corte franca, ovvero terra esentata dall'obbligo di versare le imposte, grazie alla forte presenza di abbazie e priorati che godevano di particolari privilegi. La coltivazione della vite era già praticata nel Medioevo, diventando sistematica a partire dall'Ottocento con la produzione quasi esclusiva di rossi di poco pregio. Solo da circa quarant'anni fa iniziarono i primi esperimenti di spumantizzazione ad opera di Guido Berlucchi di Borgonato, cominciando una tradizione di spumantizzazione che tutta la Franciacorta avrebbe poi seguito. Oggi la produzione della zona è in continuo miglioramento qualitativo.
Per la produzione dello spumante Franciacorta si vinificano i vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Pinot Nero.
Il Pinot Bianco, nome italiano del Pinot Blanc francese, viene spesso coltivato al fianco dello Chardonnay e con esso vinificato per la produzione di vini spumanti o leggermente frizzanti in cui apporta una forte acidità. Non è un vitigno aromatico, e questo non lo fa apprezzare per la vinificazione in purezza, ma fornisce è comunque ritenuto un vitigno nobile che in determinate condizioni riesce a supportare ottimi vini come nel caso dell'Alsazia. Predilige infatti i climi freddi dove riesce ad esprimere potenzialità di tutto rispetto che nelle zone meridionali sono assenti.
Coltivato nelle zone più settentrionali, presenta un grande sostegno acido, con profumi intensi e fruttati. Più a meridione, permette di ottenere vini più delicati dove non mancano aromi di frutta chiara e agrumi con note di fieno. Quando l'acidità è più morbida non mancano note di caramello, mandorla e burro. Garantisce capacità di invecchiamento, la spalla acida, la freschezza e la struttura del vino.
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La denominazione di origine controllata e garantita Franciacorta venne riconosciuto come DOC nel 1967 e come DOCG il 1° settembre 1995. Autorizza la produzione di vini bianchi e rosati Spumante con la base ampelografica deve essere costituita dal Pinot Bianco e Nero e dallo Chardonnay senza obblighi di quantità in percentuale per ogni vitigno. Il Pinot Nero è però escluso dalla vinificazione della tipologia Satèn o ex Crémant.
Le rese delle uve non devono essere superiori a 10 tonnellate per ettaro, e devono assicurare un titolo alcolometrico volumico minimo naturale di 9,5%.
È vietato l'uso del travaso isobarico o trasferimento da un contenitore ad altro con l'impiego della filtrazione o centrifuga e la fermentazione e spumantizzazione devono essere effettuate in bottiglia secondo il metodo classico. L'imbottigliamento del vino in elaborazione è consentito a partire dal l° febbraio successivo alla vendemmia da cui è stato ricavato il vino base più giovane e il vino spumante deve essere affinato almeno 18 mesi in bottiglia e commercializzato non prima di 25 mesi dalla data di inizio della vendemmia. I vini possono fregiarsi della menzione
Satèn (ex Crémant), seguendo le normative vigenti.Il Franciacorta ha un colore paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini o dorati. L'odore si presenta come il bouquet proprio della fermentazione in bottiglia, fine, gentile, ampio e composito, con un sapore sapido, fresco, fine e armonico. Ottimo vino aperitivo e fuori pasto, può essere anche abbinato ad alcuni piatti di pesce strutturati nelle sue versioni di eccellenza.
Barone Pizzini è una delle massime espressioni di questa denominazione, con una produzione di altissima qualità con almeno quattro vini di alto livello. Il Franciacorta Bagnadore è un perfetto assemblaggio del 50% di Chardonnay e 50% di Pinot Nero, di color oro acceso. La spuma è delicata, fine, con una presa di 3 anni. Il profumo è di frutta tropicale matura, biancospino e marna, lievemente tostati. In bocca è notevole e sapido e accompagna piatti di pesce strutturati come il trancio di spigola al tartufo. Il Satèn è uno Chardonnay in purezza di grande eleganza con aromi di frutti tropicali e mimosa avvolti nel pane caldo con note decisamente minerali. Perlage finissimo e completo, in bocca risulta molto fresco e sapido, con un finale agrumato. Dopo tre anni sui lieviti viene accompagnato in tavola al luccio brodettato alla romana. L'Extra Dry è ancora uno Chardonnay in purezza dorato brillante, con profumi di cedro, pera acerba, verbena, mandorla e pistacchio. Ottima bocca con frutti a polpa bianca e agrumi, per incontrare l'impanata di pescespada. Ancora lo Chardonnay per il Brut spumoso e fruttato, con nocciola e crosta di pane in chiusura. Bocca cremosa e strutturata, carbonica e sapida. Un grande spumante che passa due anni sui ;lieviti prima di accompagnare la cernia alla salvia.
Tra i grandi famosi Bellavista, con il suo Gran Cuvée Brut che conquista i cinque grappoli con un assemblaggio classico tra Chardonnay e Pinot Nero. Al naso la gamma è ampissima, con bergamotto, cera d'api e polline, avvolti nella crusca e nella nocciola. Minerale, perlage perfetto, al pari dei migliori Champagne. Deve avere accanto un piatto importante come l'astice in salsa di patate e noce moscata. Il Gran Cuvée Satèn è appena un gradino sotto, puro Chardonnay dorato, con fresche sfumature di verbena e pompelmo, seguito dal tè verde, la mandorla e il gesso. Bocca setosa che finisce con mineralità agrumate. A tavola con l'insalata di granseola al limone. E ancora cinque grappoli con la Gran Cuvée Pas Operé e il Brut con l'impiego di tutti e tre i vitigni.L'altro grande di Franciacorta è Berlucchi, gigantesco con la sua Cuvée Imperiale Brut Vintage da Chardonnay e Pinot Nero. Perlage finissimo, perfetto, e gamma olfattiva affascinante nel pompelmo rosa, il bergamotto, in mughetto e il pane grigliato, con accenni finili di polvere pirica. Palato ampio, strutturato, piacevolmente fresco e minerale. Serve con un piatto di rispetto, come i ravioli di fonduta ai firferli. Il Brut Cuvée Storica è uno Chardonnay con il 5% di Pinot Nero dai seducenti profumi di frutta bianca, pane caldo, noce ed erba cedrina. Palato cremoso, sapido, di ottima struttura, per le lumache di mare in sauté.I Fratelli Berlucchi invece restano nell'eccellenza con il Brut Casa delle Colonne, con lo Chardonnay e il 20% di Pinot Nero, per un vino maestoso, con bollicine finissime e avvolgenti aromi di glicine, frutta esotica, erbe e malto d'orzo su fondi minerali. Per cinque anni sui lieviti, la bocca è incredibilmente ricca e avvolgente, solo per piatti elaborati di molluschi e crostacei.Ma la Franciacorta è ricca di eccellenti spumanti che raggiungono i più famosi Champagne, come quelli di Bersi Serlini, Ca' del Bosco, Castel Faglia, Castaldi, Cornaleto, Ferghettina, lo splendido Saten di Enrico Gatti, Il Mosnel con il suo rosé, Majolini e Umberti con il Sublimis.
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