Vini DOC e DOCG

Un accenno storico su DOC e DOCG

I vini DOC e DOCG sono quei vini protetti da una particolare legislazione che ne difende la qualità e l'identità legandoli al territorio storico di produzione, dove da secoli le uve vengono lavorate con le stesse metodologie e le stesse varietà. Nei secoli si sono stabilite delle produzioni di qualità che con il mercantilismo internazionale post-rinascimentale prima e con la globalizzazione moderna oggi rischiavano di essere sottratte alle rispettive nazioni per essere malamente imitate e perdere cosi identità e qualità. Si chiamano denominazione d'origine, e provengono da una lunghissima gestazione figlia del mercantilismo inglese che iniziò, con i primi traffici internazionali su larga scala, a porre i problemi di difesa dei prodotti locali e nazionali. L'antenato dei primi DOC del mondo fu il Porto, per il quale già nel Settecento furono trovate delle formule a difesa della sua autoctonicità e qualità contro le imitazioni e le contraffazioni. All'epoca il Porto, e poi altri vini, iniziarono a conoscere fama internazionale, e le loro imitazioni potevano non solo garantire introiti agli imitatori, ma anche rovinare la loro reputazione con imitazioni di pessima qualità.

Ma i veri padri delle denominazioni d'origine sono storicamente i francesi, con le loro AOC con cui iniziarono a difendere i loro Champagnes, dopo che cinquantanni prima, era il 1855, Napoleone III introdusse la prima legislazione francese a difesa dei suoi vini, i grandi Bordeaux già allora ricercati e considerati di pregio. Seguirono poi i vini della Borgogna, gli stessi Bordolesi e molti altri fino ad arrivare alle numerose denominazioni odierne. Era il 1907 quando lo Champagne divenne una AOC, Appellation d'Origin Contrôllée, la prima denominazione difesa dalla legge.

L'Italia e i suoi viticoltori dovettero invece attendere gli anni 60 del Novecento per poter vedere il governo approvare una legislazione a difesa dei prodotti enologici della nostra penisola. Le prime DOC (successivamente vennero istituite anche le DOCG), videro protagonisti i vini migliori, ma oggi tutte le regioni hanno i loro vini protetti.

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I DOC

L'acronimo DOC, Denominazione di Origine Controllata, costituisce un marchio di garanzia specifico e legato ad un territorio eno-viticolo particolare e tradizionale in cui la vinificazione sia regolata e risponda ad una normativa che abbia come obbiettivo la qualità e l'identità territoriale. Anche in questo caso l'obbiettivo è quello di garantire i nostri prodotti dalle falsificazioni e dalle imitazioni che videro spesso l'uso improprio di nomi italiani nel tentativo di venderli come nostri. In Italia come detto in precedenza si è dovuto attendere gli anni 60 del Novecento per vedere la luce della prima legge a difesa dei nostri prodotti, e precisamente la legge numero 930 del 12 luglio 1963. La difesa dei nostri prodotti è essenziale non solo per la qualità, ma anche per la difesa dell'enorme volume d'affari generata dalle nostre aziende, fondamentale per l'andamento economico del nostro paese. L'esempio preso a modello chiaramente è quello francese, con appositi disciplinari a livello regionale che possano istituire le varie denominazioni.

Con la Denominazione di Origine Controllata si vuole legare il nome del prodotto, spesso molto famose e per questo abusato all'estero, alla disciplina legale che possa proteggerlo. Si disciplina infatti non solo il metodo di produzione e tutte le caratteristiche necessarie, ma anche l'esatta zona di produzione, con validità internazionale. Il nome è appunto vietato nell'utilizzo al di fuori di questa area delimitata. Oggi sono moltissime le DOC a 50 anni di distanza dalla prima che vide il famoso Moscato di Pantelleria il Marsala come tra i primi vini ad essere difesi da una legge organica, insieme al Chianti, al Barolo e agli spumanti d'Asti. Il merito della legge a difesa dei nostri vini, ivi inclusa la dicitura di Denominazione di Origine Controllata si deve all'avvocato romano Rolando Ricci consulente negli anni cinquanta per Ministero dell'Agricoltura.


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Vini DOC e DOCG: I vini DOCG

etichettaIl DOCG, ovvero la Denominazione di Origine Garantita, nasce invece più tardi quando le DOC erano divenute numerose e con delle delimitazioni territoriali cosi ampie che spesso inglobavano, per ragioni commerciali, anche aree poco storiche nella produzione di vini famosi. In particolare il riferimento era al Chianti, la cui area di delimitazione era divenuta troppo vasta e superava di gran lunga la parte storica classica. Fu cosi approvato il disciplinare del DOCG Chianti Classico per delimitare la zona storica circoscritta. Per non incorrere nelle stesse problematiche del DOC, i vini che intendano richiedere la protezione sotto la DOCG devo dimostrare una piccola dimensione storica di prestigio. Infatti i vini che chiedono questa denominazione devono aver già ottenuto la DOC e devono avere una storia certificata di pregio di almeno 5 anni. In questo modo si limita di molto questa denominazione garantendone l'assoluta qualità.


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