Champagne Collet

La storia

La maison Collet nasce nel 1921 grazie a M. Raoul Collet, che aveva partecipato alle proteste del 1911 nella Champagne contro le numerose frodi che in quel periodo affliggevano la produzione del vino. Protagonisti di queste frodi furono alcuni produttori disonesti che con il loro comportamento rischiavano di pregiudicare la fama e la qualità del vino più famoso del mondo. Leader delle azioni contro le frodi, Collet era un uomo deciso e coinvolgente, tanto da essere scelto all'unanimità dai produttori onesti per rappresentarli.

Collet, impegnato in prima persona nella difesa dello Champagne, passo così successivamente da manifestante a produttore, grazie alla sua grande esperienza ereditata anche dal padre, un capo-cantiniere.

L'azienda Collet rappresentò così la protesta contro le frodi, e lo spirito dei produttori che intendevano il vino come arte e non come mero commercio e profitto, anche a discapito dei consumatori e degli affezionati. Le azioni che precedettero la prima guerra mondiale ebbero il merito di preservare e difendere la neonata denominazione geografica, ancora debole legislativamente e idealmente nelle menti dei consumatori. Oggi, un comportamento simile non sarebbe accettato dall'appassionato e lederebbe a tutta la regione senza nemmeno ricorrere alla magistratura. Un esempio su come sia cambiata la mentalità del cittadino nei confronti delle denominazioni di origine si è avuta in Italia un paio di decenni fa, quando lo scandalo etanolo, al di fuori di quelle che furono le conseguenze penali, incise profondamente per molto tempo su tutta l'immagine e il business del vino italiano. Ma ai tempi di Collet non c'era questa presa di coscienza, e questo ci fa apprezzare ancor di più la sua lotta.

I vigneti sotto la neve

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I vini

Il rosato di ColletLa gamma degli champagnes Collet è tutta incentrata sui gusti secchi, con una buona varietà e una discreta qualità.

Lo champagne base, il Brut, è un vino dotato di personalità, ottenuto dall'assemblaggio delle tre uve dove il Meunier occupa un ruolo predominante con il 50 per cento del taglio. Fruttato e speziato, è composto da 20 differenti crus e invecchiato 3 anni.

Con il Brut Grand Art invece il Meunier si riduce al 20 per cento per far spazio allo Chardonnay e al Pinot Noir in percentuali eguali, per un vino che rispecchia la mineralità dello Chardonnay e i toni fruttati del Pinot. Un ottimo abbinamento per i frutti di mare e pesci non saporiti.

Il Brut Rosé aumento di un 10 per cento il Pinot a discapito del Meunier, accentuando ancor di piu i toni dei frutti rossi di bosco che risaltano anche in bocca, accompagnati da sfumature vanigliate e di miele. Ottimo con i dessert alla frutta.

Con il demi-sec torna il Meunier al 50 per certo, e con lui i toni fruttati e speziati dei fichi e dei datteri, immersi nelle vene minerali e floreali dello Chardonnay. Da abbianre sempre con i dessert, ma alle creme.


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Champagne Collet: I pregiati di Collet

Il Blanc de Blancs è il classico Chardonnay in purezza, floreale e fruttato dall'acacia e dal pompelmo. Suggerito in aperitivo e con dessert alla crema e frutta cotta.

L'Extra Brut ha i gusti dello Chardonnay, fini, minerali ed eleganti, sorretti dalla struttura del Pinot e del Meunier per accompagnare le ostriche o i crostacei, e leggere marinature.

Il Brut Millésimé ha i profumi predominanti del pane caldo, e la freschezza degli agrumi, da servire con gli antipasti, i piatti di vitello con creme di noci e funghi o pietanze grasse come il foie gras.



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