Champagne Cocktail
Contrariamente a quanto si pensa, esistono molti cocktails a base di Champagne, tra cui i più famosi sono lo Champagne Cocktail, il Kir Royale, lo Champagne Pick Me Up, il Bellini, il Black Velvet e il Death in the Afternoon, creato dal famoso scrittore Hemyngway, noto appassionato del mondo dell'alcol, anche con qualche problema di alcolismo.
Questi cocktails appartengono tutti alla categoria Pre-dinner Sparkling Wines, che prevedono una percentuale di distillati o succhi di frutta e del vino spumante, generalmente Champagne, anche se in Italia viene usato moltissimo il Prosecco o altri buoni spumanti.
Questi cocktails sono ottimi in aperitivo o in feste sia importanti o con amici. Il Bellini ad esempio rappresenta un vero e proprio culto ormai in tutto il mondo, mentre il Kir Royal è richiestissimo a Parigi e nella Francia settentrionale. Nel sud del paese transalpino invece è più bevuto il Death in the Afternoon, che prevede una parte di Pernod, il liquore all'anice di Marsiglia, amatissimo dai meridionali francesi, e nove parti di Champagne. In Inghilterra invece la richiesta è per il Black Velvet, che prevede una miscela di birra Guinness e Champagne.
Lo Champagne Cocktail è molto semplice da preparare, e con pochi minuti di pratica potrete miscelare un ottimo aperitivo per voi e i vostri amici anche senza un bartender professionale.
Molto importanti chiaramente sono gli ingredienti, Champagne e Brandy, o Cognac di qualità avranno un impatto decisamente migliore sui gusti del vostro cocktail.
Gli ingredienti sono quattro, facilmente reperibili in qualsiasi negozio di alcolici. Avrete bisogno di uno Champagne a vostra scelta, secco, ovvero Brut, del Brandy o del Cognac, possibilmente di marca, una zolletta di zucchero e dell'angostura. L'angostura è un distillato molto amaro, ricavata dalla corteccia di un albero, con cui si preparano alcuni dei più famosi cocktails. Viene mescolata in gocce, dato il suo gusto molto amaro, e bisogna fare attenzione a non dosarlo troppo, soprattutto nel servizio alle ragazze, che generalmente non amano gusti troppo amari. Il contagocce è comunque incluso nel tappo.
La ricetta di quest'articolo è quella ufficiale dell'IBA, l'International Bartender Association che decide le ricette internazionali per i cocktails.
La dose viene espressa in decimi, con cui suddividere il bicchiere (o lo shaker nei cocktails che prevedono il suo utilizzo), in modo da non avere degli sbagli a causa delle diverse dimensioni dei bicchieri in commercio.
Per lo Champagne cocktail servono 9/10 di Champagne, 1/10 di Brandy (meglio se Cognac), una zolletta di zucchero e 2 o 3 gocce d'angostura.
Se possibile lasciate gelare la flûte da Champagne nel freezer. Mettete quindi la zolletta di zucchero sul fondo del bicchiere e mettete sopra l'angostura, come nella foto. Versate quindi il brandy, meglio se preventivamente freddato o nel frigo e nello shaker per pochi secondi. A questo punto versate lo champagne a filo, facendo attenzione a non “rompere” la schiuma. Lo Champagne deve essere ben freddo.
Finite con la guarnizione, composta da una fetta d'arancio e una ciliegina rossa da cocktails. Fate attenzione nel porre delicatamente la fettina d'arancio in quanto la frutta fresca, se “gettata” nello Champagne, provoca molta schiuma che generalmente fuoriesce copiosamente dal bicchiere, causando ovvie figuracce.
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Lo Champagne Cocktail, come molti cocktails, ha subito qualche modifica durante gli anni. Questa qui presentata è la ricetta stabilita una ventina d'anni fa, mentre inizialmente veniva preparato senza brandy. Successivamente il brandy veniva messo a gocce, nella stessa proporzione dell'angostura.
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