Champagne Clicquot
L'azienda nasce col nome Philippe Clicquot nel 1772, dal nome del suo fondatore, figlio di banchiere e mercanti tessili, possidente di molti vigneti nella Champagne.
Alla morte di Philippe, la vedova, Nicole-Barbe Clicquot, prese in mano le redini dell'azienda, cambiando il nome in Veuve -Clicquot Ponsardin, con Ponsardin in onore del suo paese natale.
La vedova, appena ventisettenne, rilanciò l'azienda nei nuovi mercati dell'est, inviando Heinrich Bohne, un audace e capace commerciante, a San Pietroburgo nel 1811. quest'anno viene ricordato nelle memorie staoriche come uno dei migliori nelle raccolte dell'azienda. Per i successivi 50 anni la Clicquot fu l'azienda leader in Russia. Nel 1818 Antoine Muller, il capo cantina, perfezionò il
remuage inventando le
poupitres e nel 1828 la vedova Clicquot fece entrò in società con Edouard Werlé, che la salvò dalla liquidazione. Quando morì, nel 1866 a 89 anni, l'azienda aveva un fatturato molto alto, su tutti i mercati mondiali, con vendite per 3 milioni di bottiglie. Per i successivi 50 anni l'azienda si espanse ulteriormente sotto la direzione del Conte Bertrand de Mun, parente di Werlé, che migliorò le tecniche di vinificazione e di spumantizzazione. Intanto, nel 1877 venne registrata la famosa etichetta gialla, che contraddistingue inconfondibilmente tutt'oggi le bottiglie dell'azienda, rendendole riconoscibili ad una prima occhiata anche distratta.
Dopo quasi un secolo, il 1963 è l'anno della quotazione alla borsa di Parigi che darà il via dieci anni dopo al futuro dell'azienda.
Negli anni 70 infatti iniziarono lo acquisizioni, entrando nella Canard-Duchêne e fondendosi con la Joseph Henriot. Oggi è nel gruppo Louis Vuitton.
La Veuve-Clicquot possiede una delle maggiori estensioni di vigneti di tutta la regione, con quasi 300 ettari, quasi tutti acquisiti dalla vedova Nicole, la più famosa signora dello champagne.
I vigneti sono per la maggior parte classificati come grand cru, a Avize, Cramant, Oger e Les Mesnil in Côte des Blancs, ed a Ambonnay, Verzennay e Bouzy nella montagna di Reims.
Questa grande estensione però non riesce a soddisfare l'enorme produzione della Clicquot, che deve acquistare i due terzi del suo fabbisogno.
Le vinificazioni sono coadiuvate dalle più moderne tecnologie, effettuate solo in acciaio, dopo l'abbandono del legno nel 1961. questo ha migliorato molto la qualità dei vini, più profumati ed aromatici, sempre più freschi e caratterizzati dal fruttato del Pinot Noir. Questo garantisce meno ossidazione nei vini. Grazie alla fusione con Henriot, poi risolta nel 1994, l'azienda ha giovato dei miglioramenti apportati dall'ex direttore tecnico Jacques Peters.
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Lo stile estetico della Clicquot, la famosa etichetta gialla, introduce al Brut non millesimato, conosciuto al grande pubblico per il suo buon sapore fruttato, dove il 56 per cento di Pinot Noir aromatizza il vino di frutti rossi maturi, leggermente speziati dal 16 per cento di Pinot Meunier. Questo brut vivace viene rinfrescato dal 28 per cento di Chardonnay.
Il millesimato
Réserve Brut con l'etichetta dorata ottiene quasi sempre il massimo dei voti nelle degustazioni, grazie alla sua complessità.
Lo champagne più prestigioso della Clicquot è la
Grande Dame, che risulta sempre tra i migliori, conquistando quasi sempre il podio nelle degustazioni tutti gli anni. Tra le annate migliori si ricorda il 1985.
Infine il
Rosé millesimato, non certo indimenticabile, ma con molti estimatori.
L'azienda ha numerosi riconoscimenti da parte di tutto il mondo della Champagne, grazie al suo apporto alla storia di questo vino. Importantissima è la figura della Vedova Nicole, considerata da tutti come una capostipite e una donna eccezionale, a cui si dedicano mostre e iniziative importanti per tutti gli addetti ai lavori.
L'azienda ha anche creato un tributo a suo nome, con la quale vengono premiate le migliori imprenditrici che si segnalano per la loro intraprendenza. Creata nel 1972 per ricordare Giselle Picaud, negli anni ottanta la rassegna è stata protagonista anche in Gran Bretagna, Irlanda, Olanda e altri paesi dell'Europa del nord.
Intanto il 2011 ha visti la Clicquot vincere una seconda medaglia al Popai Awards di Parigi, importante rassegna che vede la presenza di più di 250 vini, divisi in più di 40 categorie, in competizione tra loro. Le medaglie sono state vinte per l'estetica delle nuove buste confezioni dello champagne e per i nuovi frigo da esposizione.
La Clicquot infatti, ha sempre curato l'immagine, come molte aziende della regione, e tiene molto a questo tipo di competizioni. Naturalmente vanta anche dei premi nelle degustazioni, essendo una
grande marque, anche se quelle più importanti vedono protagoniste altre case, come Salon e Roederer, certamente un gradino più alto in qualità.
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