Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane
Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane è prodotto nel territorio delle Colline Teramane con qualità e vini superiori. Si tratta di una zona di eccellenza, con una qualità superiore accumunabile ai grandi vini nobili storici della penisola.
Il sottosuolo è calcareo-argilloso, ottimo per la vite, inoltre la presenza di numerosi corsi d'acqua ne favorisce lo sviluppo che trae vantaggio anche della vicinanza al mare.
Il territorio si snoda un percorso collinare come un naturale terrazzo tra il mare Adriatico e il Massiccio del Gran Sasso che sovrasta le colline Teramane, partendo dal confine con le Marche fino alla provincia di Pescara. Le Colline Teramane sono disseminati di abbazie, chiese romaniche e barocche, necropoli, ma anche città di età romana come Atri e Teramo, a testimonianza dell'antichità della zona.
Il vino di questa zona fu decantato già nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio che esaltava la qualità e la squisitezza del Pretuziano, l'antico vino, e da Ovidio, il poeta di Sulmona, che nel poema epico Le Metamorfosi, descrisse con lodevoli parole i vigneti della Valle Peligna, zona di origine del Montepulciano) dalla quale giungevano a Roma i vini destinati ai nobili.
Il vitigno principale è il Montepulciano, che qui in Abruzzo ha ormai raggiunto la qualità dei grandi nobili, con il secondario Sangiovese, utilizzato solo in piccole percentuali.
L'origine del Montepulciano è incerta, e in passato spesso lo si confondeva con il Sangiovese, mentre oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune. Coltivato prevalentemente in Abruzzo e nelle altre regioni del centro-sud è uscito alla ribalta come uno dei vitigni rossi di più elevata qualità. Predilige terreni a medio impasto, profondi e con buona esposizione, clima caldo e asciutto. Le forme di allevamento predilette sono quelle a media espansione, con potatura medio-corta. Sopporta bene le gelate primaverili ed è abbastanza sensibile all'oidio, con qualche problema a causa dell'acinellatura verde.
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Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane era dapprima disciplinato sotto la denominazione di origine controllata dal 20 aprile 1994, per poi passare sotto una sua propria denominazione di origine controllata e garantita dal novembre 2002. Autorizza la produzione di vini rossi nei comuni di Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Celino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo e Tortoreto, tutti in provincia di Teramo.
La base ampelografica è composta dal Montepulciano per un minimo del 90% dell'assemblaggio a cui può concorrere il vitigno Sangiovese fino ad un massimo del 10%.
Le rese massime delle uve non devono superare le 9,5 tonnellate per ettaro, garantendo un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 12% vol.
Possono iscriversi all'albo unicamente i vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non sia superiore a 550 metri sul livello del mare con esclusione dei fondovalli umidi.
Le operazioni di vinificazione, compreso l'invecchiamento, possono essere effettuate nella provincia di Teramo previa autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il vino deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di due anni di cui almeno un anno in botti di rovere o di castagno e sei mesi di affinamento in bottiglia, a decorre dal 1° novembre dell'annata di produzione delle uve. Se sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a tre anni può portare in etichetta la menzione Riserva, calcolato a partire dal 1° novembre dell'annata di produzione delle uve. È consentita l'aggiunta, in una sola volta, a scopo migliorativo, del Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane più giovane al Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane più vecchio nella misura massima del 15%, ma non è consentita nessuna pratica dell'arricchimento.
Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane, anche nella tipologia Riserva ha colore rosso rubino intenso con lievi sfumature violacee tendenti al granato con l'invecchiamento. L'odore ha un profumo caratteristico, etereo, intenso, mentre il sapore è asciutto, pieno, robusto, armonico e vellutato. È un vino per la cacciagione, le carni rosse, i formaggi duri e stagionati e le verdure alla griglia, ma comunque un vino molto nobile per abbinamenti molto importanti.
Sono numerose le aziende che producono questo vino elegante e nobile con numerosi riconoscimenti, come i cinque grappoli dell'Associazione Italiana Sommelier, e premi enologici.
Tra queste Villa Medori ad Atri produce il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Adriano con il 100% di uve Montepulciano. Il colore è un rubino purpureo, con un bouquet di visciola, amarena, violetta candita e tamarindo, carruba, noce moscata, cannella e cioccolato. Il palato è morbido e fresco, con tocchi balsamici e tannini levigati. La lunga persistenza chiude la degustazione di questo vino importante, affinato per 12 mesi in barrique e servito con il controfiletto in salsa.
Strappelli produce su circa dieci ettari a cultura biologica il Celibe Riserva dai colori rubino luminosi. Il naso è un ampia gamma di frutti maturi e spezie dolci con leggere sfumature balsamiche. In bocca il corpo, consistente, è caldo, con tannini ben integrati. Il finale lungo, per un vino maturato due anni in botti francesi, ben accompagnato a tavola dal fagiano in umido con polenta.
Scialletti ha un prezzo decisamente più basso per il suo Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane dagli aromi di piccoli frutti rossi, mora e tabacco con vaniglia in sottofondo. Fresco, di buona struttura e corpo, si abbina con i maccheroni al ragù.
Orlandi Cntucci Ponno esiste fin dagli inizi del novecento con le sue produzioni di qualità.
Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Riserva è rubino denso e scuro dal 100% di Montepulciano. I profumi intensi e caldi dei frutti neri e rossi sono in evidenza, con gli aromi di rosa rossa seccata, cannella e vaniglia. Il palato è morbido, fresco e tannico. In barrique per 24 mesi, a tavola con lo stufato agli ortaggi.
Nicodemi produce il famoso Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Notàri sempre in purezza, con un rubino nerastro come colore. Il profumo è balsamico, con mirtillo e prugna, inchiostro e cacao spezzati dal rabarbaro. In bocca è potente e morbido, con freschezza e gentilezza in evidenza. I tannini sono altamente vellutati. Il suo abbinamento ideale sono i brasati ai funghi porcini.
Camillo Montori dà vita al Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Fonte Cupa Riserva dai colori concentrati. Al naso si spande l'intensità della visciola, il pepe nero, la liquirizia, il tabacco e il caffè. Fresco, tannico, morbido e caldo, aspetta in rovere 18 mesi per poi incontrare i bocconcini di manzo.
Montipagano vinifica in purezza il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Costamorro dal rubino nero e il bouquet di ciliegia sotto spirito, con fiori macerati dall'alcol, prugna secca, liquirizia e tabacco dolce. Freschi aromi di ciliegia, tannini decisi e dolci ne caratterizzano il palato che va ad accompagnarlo con gli stufati al vino rosso.
Lepore vinifica il Riserva dal colore rubino violaceo e gli aromi di fiori secchi, marasca, rabarbaro, su toni animali. Fresca e ricca bocca carica di fenoli. Con gli arrosticini.
La Cantina Colonnella ha il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Barocco scurissimo, con aromi di ribes nero, mirtillo e fiori secchi, con caffè e cioccolato in chiusura. Morbido e vellutato nei tannini si abbina alla faraona. Il Riserva è denso, di prugna secca e tabacco, con la liquirizia e la grafite di fondo. Sempre morbido e dai tannini strutturati si serve con filetto in crosta di radicchio.
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