Vino rosso e castagne
Le castagne sono un alimento conosciuto fin dai tempi piu remoti e tra i piu consumati e completi.
Il suo apporto nutritivo è infatti simile a quello del grano, tanto da essere decantato gia nel IV secolo a.C. da Senofonte che lo definì l'albero del pane.
Marziale e Virgilio ne descrissero la coltivazione e il consumo nella Roma repubblicana ma la sua esplosione come alimento di base ci fu nel Medioevo quando in Francia si iniziarono ad elaborare dolci e pietanze con castagne.
Il suo nome scientifico è
Castanea Sativa della famiglia delle
Fagaceae, una famiglia di piante legnose, in genere alberi, come il faggio, la quercia e il castagno che hanno un ruolo determinante nell'ecosistema delle foreste temperate, in particolare quelle italiane.
La sua origine risale al Cenozoico ed è cosi diffusa nel bacino del Mediterraneo da essere parte delle tradizioni culturali di questi popoli.
L'Italia è il paese più legato a questo alimento e con i suoi 800.000 ettari coltivati a castagno ha la maggiore superficie europea dedicata.
La tradizione culturale di questa pianta è visibile in molti dei costumi tradizionali del bel paese e la sua bellezza paesaggistica è stata enfatizzata negli scritti del Boccaccio, del Carducci, del Pascoli e del Parini mentre fu soggetto dei bellissimi quadri impressionisti del Cézanne, di Sisley e Camille Pissarro.
A La Salle, in Val D'Aosta, una legge regionale protegge l'
Albero Monumentale piu vecchio d'Italia con i suoi 400 anni.
Le castagne erano considerate un dono della natura perché potevano conservarsi per moltissimo tempo e sfamare le popolazioni soprattutto in inverno, quando il clima limitava l'agricoltura e i raccolti erano limitati a poche specie.
Nelle aree più rurali venivano usate anche come moneta di scambio e la loro presenza a tavola era molto diffusa.
Dopo la sua enorme diffusione medioevale il castagno iniziò una lenta ma inesorabile regressione nella diffusione, dovuta inizialmente al progredire delle colture di cereali che ne sostituirono l'apporto di amidi, e sequenzialmente nell'era moderna per il grosso cambio nelle abitudini alimentari degli europei e l'avvento della plastica e di altri materiali, che hanno sostituito la richiesta di legno di castagno usato fino agli anni trenta come legname strutturale per la sua resistenza all'umidità e all'usura.
Le castagne sono alimenti del tutto simili al grano per apporto nutritivo e contengono proteine, sali minerali, carboidrati, vitamine idrosolubili ma non la vitamina C, per un apporto di 210 kcal per etto.
I carboidrati sono più digeribili di quelli dei cereali e sono lassative e antisettiche.
Loro struttura a riccio le protegge dai residui degli agenti chimici e dei fertilizzanti, garantendo cosi un prodotto molto meno inquinato rispetto ad altri prodotti della terra.
Le castagne possono essere sia bollite con acqua e sale sia arrostite come nella tradizione italiana con padelle forate.
Bollite possono essere condite con zenzero e cannella, oppure erbe aromatiche.
Vengono anche utilizzate per preparare dolci, marmellate e creme o il famoso castagnaccio ottenuto dalla farina di castagne essiccate.
Il momento migliore per mangiarle è il pasto, insieme a verdure cotte o crude, ma evitando di associarle con il pane e i cereali in generale.
Questo per evitare anche l'effetto di gonfiore e irritazione dell'intestino che spesso si prova nel mangiarle a digiuno.
Questo è dovuto alla fermentazione delle castagne nello stomaco, per cui è preferibile evitarle da sole come merenda.
Nei pasti è sconsigliato accompagnarle ad alimenti molto proteici come uova, carne e pesce, per aiutare una corretta digestione dei carboidrati.
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La scelta del vino per le castagne dipende naturalmente da come vengono cucinate.
Bollite o arrostite preferiscono un vino rosso giovane, fresco e abboccato, con sentori di frutti rossi, ciliege e amarene.
Un Novello o un Merlot non invecchiato ben si adattano a questo abbinamento.
Se le castagne vengono invece preparate per un primo o un secondo o un dolce bisogna naturalmente orientarsi verso vini diversi che rispecchino l'equilibrio del piatto.
Se per la mousse di castagne possiamo preferire un Asti spumante, per tutti gli altri dolci con le castagne opteremo per un passito o il Vin Santo per accompagnare il castagnaccio.
Un'altra ricetta per un rosso profumato e abboccato sono le tagliatelle di castagne ai funghi porcini.
Castagne e vino novello è un classico dell'appuntamento culinario del Törgellen in Alto Adige e l'Associazione Marroni di Castione, in collaborazione con l'Associazione Sommelier Italiani dedicherà un premio al migliore abbinamento castagne vino trentino il 22 e 23 ottobre.
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