Sciacca

La zona vinicola

La produzione del vino a denominazione Sciacca, in provincia di Agrigento, comprende una piccola porzione di territorio sulla costa sud occidentale della Sicilia.

Grazie all'approvazione di numerose piccole denominazioni locali, il vino della parte occidentale dell'isola sta conoscendo una nuova identità, che sicuramente si affermerà a breve sul mercato nazionale.

I vini di Sciacca sfruttano terreni molto calcarei con notevole presenza di ciottoli molto benefica ai vitigni, soprattutto allo Chardonnay che potrebbe risentire di improvvise, anche seppur molto improbabili, eccessive escursioni termiche. I rilievi collinari possono essere anche molto ripidi nelle loro terminazioni sul mare.

Il clima è caldo e temperato, con estati lunghe e ventilate dal mare che apporta salinità ai vigneti conferendo al vino aromi caratteristici.

Panorama al tramonto

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I vitigni bianchi

Nella produzione dei bianchi sotto la denominazione Sciacca vengono utilizzati i vitigni delle varietà Grecanico, Chardonnay, Inzolia e Catarratto bianco lucido.

Lo Chardonnay è uno dei grandi vitigni nobili, forse il più conosciuto e tra i più piantati ormai in tutto il mondo, tanto che il suo nome è ormai famigliare anche agli astemi. La sua origine è chiaramente francese, per la precisione della Borgogna, dove per lungo tempo è stato l'unico vitigno utilizzato per i grandi bianchi. Fornisce vini di elevato grado alcolico, talvolta lievemente dolce, e spesso, se invecchiato, con leggeri profumi di rovere. La sua gamma aromatica è ampissima, e comprende anche profumi di lamponi, frutti tropicali, pesce, vaniglia, pomodoro, tabacco, tè e rose. Ha anche una estrema facilita di coltivazione, fatto che lo rende ancora più popolare nei vigneti, dove riesce ad esprimersi al meglio con rese intorno alle 8 tonnellate per ettaro e rese in vino di 30 ettolitri per ettaro. L'unica sua controindicazione sembra essere una germogliazione precoce, che la rende soggetta a rischio per le gelate primaverili, inconveniente che non sussiste nei climi caldi e i territori spesso ciottolosi della Sicilia. Le bucce molto sottili possono essere soggette al marciume e una maturità eccessiva può fargli perdere velocemente acidità. È molto adattabile alle numerose metodologie di vinificazione tanto da essere essenziale anche nella spumantizzazione, con notevoli capacita di invecchiamento che lo rendono il protagonista dei famosissimi Champagne Blanc de Blancs ottenuti in purezza. Quando attaccato dal marciume invece produce ottimi tagli per i vini dolci.


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Lo Sciacca DOC bianco

La denominazione di origine controllata Sciacca fu istituita dal decreto ministeriale del 5 giugno 1998 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rosati e rossi, nei soli comuni di Sciacca e Caltabellotta, in provincia di Agrigento.

Le tipologie disciplinate sono lo Sciacca bianco, lo Sciacca Grecanico, lo Sciacca Chardonnay, lo Sciacca Inzolia e lo Sciacca Riserva Rayana.

Per la produzione dei bianchi si usa una base ampelografica composta dai quattro vitigni autorizzati per almeno il 70% del taglio a cui si possono aggiungere altre uve coltivate nella zona. Il Riserva Rayana invece deve essere composto per almeno l'80% dai soli vitigni Inzolia e Catarratto Bianco Lucido.

Le rese massime autorizzate sono fissate a 12 tonnellate per ettaro ad eccezione del Riserva Rayana per cui le rese massime sono autorizzate fino ad un massimo di 10 tonnellate. Questa Riserva deve essere invecchiata per almeno due anni, di cui uno in botte, prima di essere commercializzato.

I vini sono di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, ad eccezione dello Chardonnay che prende sfumature dorate e del Riserva Rayana che invece è di colore giallo dorato. Il naso è intenso e delicato e per gli Chardonnay e l'Inzolia fruttato. I vini sono secchi e a volte freschi.

Negli abbinamenti il Bianco si accorda con gli antipasti di mare e le sarde ripiene, mentre allo Chardonnay possiamo abbinare anche il tonno ai ferri e gli spaghetti all'astice. Con il Grecanico si preferiscono i molluschi, i crostacei, i formaggi molli e i risotti ai frutti di mare. Gli Inzolia sono ottimi con le grigliate, gli spaghetti con le seppie e pomodorini freschi e le insalate di mare. Il Riserva si accorda con sapori più strutturati come gli spaghetti alle vongole, l'orata e le grigliate.


Le aziende e il vino in piazza

Le aziende commercializzano lo Sciacca ancora a livello locale e molte preferiscono utilizzare le denominazioni IGT dei vitigni seguendo una moda recente di valorizzazione della varietà.

Per la degustazione di questi vini si può partecipare alle numerose manifestazioni e sagre organizzate per valorizzare i prodotti tipici locali della Sicilia occidentale, molto attiva in questo genere di eventi.

Uno di questi eventi è la “Festa di Carnevale” di Sciacca, dove tra la sfilata dei carri allegorici e le bande musicali vengono organizzate le degustazioni dei vini, degli oli, del pane e di tanti altri prodotti. Altrimenti potreste partecipare alla Sagra del vino di Montevago che si tiene tra la seconda e la terza settimana di ottobre, dove vengono invitati tutti i produttori delle provincie occidentali.




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