Valli Ossolane
La zona di produzione del Valli Ossolane è situata all'estremo nord del Piemonte, al confine con la Svizzera, in pieno arco alpino.
Le Valli Ossolane sono caratterizzate da una grande varietà di rocce. I minerali che si trovano in queste aree sono unici tanto da costituire un sito geologico e mineralogico di particolare importanza per tutti i geologi. In questa zona il sistema è a falde, ovvero a sovrapposizione e scorrimento di rocce e sedimenti, che formano il Sempione-Ticino. Sono ben visibili formazioni rocciose, i grandi ricoprimenti formati da rocce molto antiche che costituivano il basamento del paleo-oceano della Tetide 230 milioni di anni fa. Le rocce sono metamorfiche a causa delle enormi pressioni e delle elevate temperature a cui furono sottoposte. Gli strati di rocce sedimentarie più recenti sono costituite da calcescisto e calcare, di particolare forma, detta sinclinale. I fenomeni metamorfici provocarono una ricristallizzazione nelle rocce primitive, e orientando i minerali di nuova formazione conformemente alle correnti tettoniche.
All'interno delle montagne gneiissiche, si trova un complesso ultrafemico, il complesso di Geisspfad, grande massa di rocce serpentinose caratterizzata da una colorazione rossastra, che è dovuta all'alterazione superficiale delle stesse causata degli agenti atmosferici. La roccia non ossidata è verde, costituita da andratite, apatite, diopsite, calcite, ilmenite, epidoto e titanide.
Negli gneiss invece sono presenti quarzo, ematite, anatasio, adularia, cianite e granato.
Altri minerali rari di genesi idrotermale sono alcuni arseniati e silicati ricchi di arsenico e agglomerati di ferro, titanio, manganese, calcio, magnesio e terre rare.
Il clima è temperato leggermente continentale, con inverni freddi ed estati calde. Grazie al lago Maggiore l'inverno più mite rispetto al resto della regione. È abbastanza piovoso e nevoso con il periodo tra settembre ed ottobre invece ventilato dal Fonale, un vento caldo che spira dal canton Ticino.
Il vitigno utilizzato nella produzione del bianco delle Valli Orsolane è principalmente lo Chardonnay a cui possono essere affiancate le altre uve autorizzate nella provincia.
Lo Chardonnay è il grande nobile bianco per eccellenza, originario francese, ma ormai piantato in tutto il mondo con risultati straordinari su molti tipi di suolo. Dà vita a vini nobili, vinificati tranquilli o spumantizzati, sempre con eleganza e aristocrazia.
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La denominazione di origine controllata Valli Ossolane è molto recente, approvata solo il 23 ottobre 2009, e fa parte della nuova provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Autorizza la produzione di vini bianchi e rossi, dove per i bianchi la a composizione ampelografica prevede l'utilizzo dello Chardonnay per un minimo del 60 % dell'assemblaggio a cui possono concorrere gli altri vitigni coltivati in Piemonte per un massimo del 40%.
La giacitura dei vigneti deve essere esclusivamente collinare e montana con quota altimetrica compresa tra i 160 ed i 1000 metri sul livello del mare, con esclusione dei terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati.
Le forme di allevamento devono essere a pergola o a vegetazione assurgente a controspalliera
quali il Guyot e il cordone speronato basso con la pratica di forzatura vietata.
La resa massima delle uve deve essere di 8 tonnellate per ettaro e devono garantire un titolo alcolico naturale minimo di 10% vol.
Il Valli Ossolane può avere la menzione aggiuntiva
Vigna con rese tra le 4,2 e le 7,2 tonnellate per ettaro a seconda dell'età del vigneto.
Le operazioni di vinificazione, affinamento ed invecchiamento possono essere effettuate nell'intero territorio amministrativo della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Il Valli Ossolane Bianco ha colore paglierino più o meno intenso, con odore fruttato, fragrante e delicato e sapore secco e armonico. Ottimo vino da aperitivo, in tavola si abbina a tutti i piatti leggeri a base di pesce, crostacei o frutti di mare, verdure crude, grandi insalate estive, uova e formaggi freschi.
Vista la relativa giovinezza della denominazione, per degustare questo vino bisogna ancora affidarsi alla gita fuori porta, magari in accompagnamento alle pietanze locali, in qualche osteria rustica di montagna.
Il Terrazzi antichi Bianco Valli Ossolane viene prodotto dalle uve di Crodo, una piccola località delle valli, ed è storicamente il primo ad usufruire di questa denominazione. I vitigni sono poste ad elevate altitudini e sono molto vecchi, con una resa di appena 6 tonnellate.
La gamma olfattiva sviluppa un leggero aroma di lime e limone, con toni minerali appena accennati. Il palato si evidenzia per la sua freschezza, e una buona struttura con un tenore alcolico di 13% vol. Si abbina molto bene alle terrine di lavarello e altri piatti di pesce saporiti, ma anche antipasti di terra come il classico prosciutto e melone.
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