Cortese dell'Alto Monferrato
Il Monferrato è cpstituito da colline e di formazione recente.
Le più antiche sono quelle dell'Alto e Basso Monferrato, composte di marne arenacee e calcaree del Miocene, chiamate
terre bianche, ricolme di conchiglie fossili.
Le più recenti sono le
sabbie astiane del Pliocene, tipiche della zona del fiume Tanaro, depositi sempre di tipo sedimentario.
Qui i vigneti prediligono i terreni collinari, poveri di sostanze organiche e minerali, e aridi d'estate per la pendenza che non consente di trattenere l'acqua. Possiamo dividere il suolo nei due tipi: Terre Bianche e Terre Rosse.
La base ampelografica con cui si produce il Cortese dell'Alto Monferrato Doc è chiaramente costituita dal Cortese, a cui possono essere affiancati altri vitigni bianchi della zona.
Il Cortese ha come caratteristica quella di mantenere una buona acidità anche quando pienamente matura. I risultati sono molto variabili, da modesti, dovuti alla sua difficoltà a maturare, a eccelsi, soprattutto nella zona del Gavi. Per questo è stato tenuto in scarsa considerazione per moltissimo tempo, fino a quando non è stato impiantato nella Val di Lemme, alla fine dell'ottocento. È originario della provincia di Alessandria e fornisce vini tranquilli, a volte freschi e leggeri, o di maggiore struttura, personalità ed eleganza; viene vinificato anche in versione spumante seguendo il metodo classico, con ottimi risultati.
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La denominazione di origine controllata Cortese dell'Alto Monferrato vide la luce con il decreto ministeriale del 26 giugno 1992, e autorizza la produzione di vini bianchi con base ampelografica Cortese che può essere tagliato con altri vitigni bianchi fino ad un massimo del 15%.
I comuni nei cui territori è possibile produrre questo vino sono più di una cinquantina distribuiti nelle provincie di Asti e Alessandria.
La resa massima delle uve deve essere di 10 tonnellate per ettaro e garantire almeno il 9,5% vol. Sono autorizzate le produzioni di vino tranquillo e la tipologia Frizzante e Spumante e le operazioni di vinificazione e di spumantizzazione sono consentite anche nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino.
Il Cortese dell'Alto Monferrato, anche Spumante e Frizzante, si presenta di colore paglierino chiaro, talvolta tendente al verdolino. L'odore è caratteristico, delicato, molto tenue ma persistente con sapore asciutto, armonico, sapido, gradevolmente amaro. Queste caratteristiche organolettiche lo abbinano agli antipasti delicati, le minestre leggere, i formaggi molli e i pesci di lago o non troppo grassi e saporiti.
Vinchio-Vaglio Serra produce il Cortese dell'Alto Monferrato Dorato con un'apertura alla vaniglia, con nocciola, mela secca, tiglio e tocchi di miele amaro. Il palato è equilibrato, rotondo, senza spigolature. Il retrogusto è agrumato e sapido, per le crocchette di gamberetti dopo sei mesi in barrique. Il Cortese dell'Alto Monferrato Frizzante ha sensazioni floreali e di frutta fresca, molto delicate ma poco incisive in verità. La bocca è fresca e sapida, troppo leggera e trova per non essere offuscato abbinamenti con verdure molto delicate di sapore. Il Cortese dell'Alto Monferrato giovane ha invece gli aromi del sambuco e delle margherite selvatiche, con toni di mela. Leggermente sapido per le insalate di invidia e mele.
Il Cortese dell'Alto Monferrato dell'Azienda Vitivinicola Paolo Berta ha profumi di acacia, lievito e mela, molto leggero, da abbinare agli antipasti delicati. Si possono servire con terrina di pesce e spinaci o gli gnocchetti ai gamberetti.
Paolo Pizzorni vinifica il Cortese dell'Alto Monferrato Il Gentiluomo, dal sapore fresco e vivace, con un buon corpo morbido. Per lui piatti un pochino più strutturati, come le minestre o il pesce. Si può abbinare alla zuppa di pesce alle gallinelle di mare o a primi piatti delicati come il riso alla zucca.
Capetta produce un buon Cortese dell'Alto Monferrato asciutto e leggero, con retrogusto leggermente ammandorlato, per piatti soffici e delicati a base di pesce e creme, come ad esempio i bocconcini di pesce spada e crema di verdure, la platessa con crema di gamberetti e spinaci e la crema di verdure con vongole e polpette di pesce fritto.
Anche il Cortese dell'Alto Monferrato de Il Botolo è fresco, asciutto e leggero con retrogusto di mandorle, ma il finale è leggermente acidulo, per aprire a piatti più decisi. Si abbina bene al pesce persico al cartoccio con i pomodori pachino e le patate al rosmarino.
Un buon Cortese dell'Alto Monferrato Frizzante è quello di Ca' del Grifone, semplice ma fine e gradevole nelle sue note floreali. Fresco e persistente, mantiene un retrogusto ammandorlato, che lo rende un ottimo vino da aperitivo e anche con i dessert, i pasticcini alle mandorle e alla crema.
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