Colline Novaresi
La zona di produzione del Colline Novaresi, a nord di Novara, si svolge sulle colline basse che partono dal limite della pianura coltivata a riso. Non è un territorio collinare omogeneo ma costituito da alcuni pianalti allungati, alternati a valli pianeggianti dove scorrono i principali corsi d'acqua.
Sono visibili depositi di morena di parecchi metri dovuti ai ghiacciai e ai corsi d'acqua.
Su questi depositi viene coltivata la vite, alternata a ampie zone di bosco. La linea morbida delle colline che segnano il profilo sfuma all’orizzonte con il Massiccio del Monte Rosa. Per le parti di pianura l'uomo ha costruito nei secoli dei terrazzi per la coltivazione.
Nel substrato roccioso le rocce che costituiscono la zona dei rilievi (a partire dal massiccio del Mottarone) e che il più delle volte fanno da base ai successivi depositi superficiali (anfiteatri morenici), hanno una lunga storia che inizia tra i 1.900 milioni di anni e i 700 milioni di anni fa quando le rocce sono state trasformate dalle pressioni e dalle temperature differenti nelle varie ere geologiche. Oltre ai graniti si ritrovano anche rocce di tipo magmatico effusivo, i Porfidi dalla colorazione ocracea, che affiorano in lembi discontinui a contatto spesso con i micascisti. Rocce di origine sedimentaria si concentrano nella zona di Arona costituite prevalentemente da dolomie calcaree, calcari dolomitici e brecce dolomitiche interessate anche da fenomeni di carsismo.
Per produrre la tipologia bianca del Colline Novaresi si utilizza esclusivamente l'Erbaluce, uno dei vitigni piemontesi più antichi, chiamato anticamente dai Romani Alba Lux. È forse una variante del Fiano portata in Piemonte durante l'espansione di Roma nella Gallia Cisalpina ma più probabilmente è originaria della zone prealpina del Canavese.
Vista l'elevata acidità fissa, da questo vitigno si vinificano dagli eleganti spumanti secchi, ai vini tranquilli, caratterizzati da profumo fine e leggero e gusto fresco ed acidulo, ma anche importanti passiti, o passiti liquorosi. Il vino è generalmente di corpo, leggero e acido, anche se non mancano prodotti fini ed eleganti come appunto i Passiti dolci all'aroma di buccia di mela.
- L'area di produzione dell'Erbaluce di Caluso è una vasta zona nel nord della provincia di Torino che sconfina per qualche chilometro anche nei territori delle vicine provincie di Vercelli e Biella.L...
- La produzione dei vini spumanti sotto la denominazione Alta Langa include una vasta area del Piemonte, abbracciando tre provincie.Nell'Oligocene il Piemonte, e tutta la Val Padana era coperto dal ma...
- La zona vinicola del Canavese si sviluppa sulle colline moreniche intorno al lago di Candia, a una quarantina di chilometri a nord di Torino. Il Canavese è suddiviso in Alto Canavese,intorno alle vall...
- L'area di produzione dell'Asti e del Moscato d'Asti, delimitata ufficialmente fin dal lontano 1932, è molto vasta e si estende su un territorio geologicamente formato da numerosi agglomerati che risal...
La denominazione di origine controllata Colline Novaresi venne istituita per decreto ministeriale il 5 novembre 1994 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati in una trentina di comuni, tutti in provincia di Novara.
L'unica uva utilizzata nella produzione del Bianco deve provenire dal vitigno Erbaluce, con rese di 9,5 tonnellate per ettaro e gradazioni alcoliche naturali minime di 10,00% vol.
I vigneti devono essere esposti su terreni argillosi, limosi, sabbiosi e loro eventuali combinazioni, a
giacitura collinare. Sono da escludere i terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati e quelli con altitudine non inferiore a 180 metri sul livello del mare e non superiore a 550 metri di quota.
Le operazioni di vinificazione e di imbottigliamento possono essere effettuate anche in alcuni comuni della provincia di Vercelli e di Biella.
Il Colline Novaresi Bianco, unica tipologia per questo bianco, ha colore giallo paglierino più o meno intenso. L'olfatto ha delicate fragranze di agrumi, e sapore vivace e leggermente amarognolo. Ottimo con gli antipasti magri, i pomodori ripieni e i formaggi a pasta morbida.
La Cascina Zoina produce l'Esther della Zoina, giallo dorato, con ottimi profumi di burro, erba tagliata, fieno, salvia e vaniglia, con agrumi fragranti e delicati. Il bocca risulta caldo, sapido, dal gusto delicatamente amaro. Colpisce per i suoi 14% vol.
L'Azienda Agricola Brigatti vinifica il Vigna Mottobello dai terreni sabbioso-argillosi, mentre Ioppa ha il suo Colline Novaresi dal colore giallo paglierino chiaro. Il profumo complesso con note fruttate e tropicali. Il sapore è fresco e minerale con ottimo equilibrio complessivo.
Da provare con il pesce, i formaggi freschi e non troppo stagionati, e anche molti piatti di vegetali, tanto da essere consigliato a chi ha scelto come stile di vita e alimentazione di rinunciare alla carne. Da servire tra i 10° e i 12° C.
La provincia di Novara dedica ai vini delle Colline Novaresi il concorso Calice d'Oro, dove vengono premiati i migliori vini sotto questa denominazione nelle due categorie bianco e rosso, assegnando un punteggio secondo la metodologia francese.
Tra i migliori negli anni scorsi sono risultati il Colline Novaresi DOC dell'azienda Agricola Castaldi, il Colline Novaresi Bio Luminae 2007 di Bianchi, il Criccone 2007 di Ravellotti Viticoltori in Ghemme, L'Erbavoglio di Torraccia del Piantavigna e molti altri.
Quest'ultimo è un ottimo vino ottenuto grazie a fermentazioni molto lunghe e senza macerazioni, facendo poi affinare il vino per due mesi sulle fecce, con altri tre mesi in acciaio.
COMMENTI SULL' ARTICOLO