Colline di Levanto

La zona vinicola

Il Colline di Levanto si produce in una ristretta area in provincia di La Spezia arroccata sulle ripide colline terrazzate dall'uomo che si trovano a 50 chilometri a nord del capoluogo, dove i vitigni autoctoni Bosco e Albarola trovano la loro espressione territoriale affiancati dal Vermentino.

Vede il suo centro nell'omonimo paese di Levanto, e fa parte delle Cinque Terre, da cui riprende gli aspetti geologici e le caratteristiche del suolo.

Le Cinque Terre sono caratterizzate dai terrazzamenti coltivati a vigneto ed uliveto che si alternano a zone di più recenti coltivazioni biologiche specializzate con erbe aromatiche e basilico per produrre il pesto, e zone dove la macchia mediterranea ha preso il sopravvento con euforbie, ginestre, cisti bianchi e rosei, le imponenti agavi. Il litorale su cui si affacciano i vigneti è aspro e selvaggio con alte falesie che si tuffano a strapiombo nel mare. La costa è formata in prevalenza da arenaria che è presente con quattro formazioni geologiche diverse, formando dei paesaggi molto vari. Tra Monterosso e la Punta del Persico prevale un macigno dalle evidenti stratificazioni; tra Manarola e la Puntadi Montenero affiora una formazione a “flysch, formata da argilliti intercalate da arenarie, marmi e calcare, intorno alla Punta del Persico affiorano scisti policromi.

Il clima è il più mite della regione, soprattutto in inverno.

Lo spettacolo delle Cinque Terre

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I vitigni bianchi

Un grappolo di Bosco I vitigni utilizzati per il Colline di Levanto sono l'autoctono Bosco, come principale, e Albarola, e il Vermentino.

Il Bosco, il nome sembra derivare dalla sua zona di origine densamente boscosa, è una delle varietà liguri più utilizzate, presente in quasi tutti i bianchi della regione.

Viene vinificato con altre varietà come l'Albarola e il Vermentino Bianco e quasi mai in purezza, dove non riesce a raggiungere risultati soddisfacenti.

Ha tendenza all'appassimento e viene vinificato anche in versione passito per produrre un vino molto simile all'elegante ambrato Sciacchetrà, molto famoso e nobile. Nella tipologia i profumi sono generalmente floreali, con naso di erbe selvatiche e di fiori di camomilla, minerali, dovuti, a detta di alcuni esperti, a “tracce di mare”. Al palato è morbido e sapido, fresco o caldo a seconda del metodo di vinificazione. Nella tipologia passito il vino è giallo dorato con riflessi ambrati, mentre gli aromi sono prevalentemente esotici, con note di albicocca e di ananas.

L'Albarola è un vitigno neutro, utilizzato in special modo dalle zona delle Cinque Terre fino alla Toscana. Il vino è di colore giallo paglierino chiaro, talvolta con riflessi verdognoli, con accentuati aromi di erba di campo. Si usa per i tagli.

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Il Colli di Levanto DOC bianco

Il LievantuLa denominazione di origine controllata Colli di Levanto è stata istituita dal decreto ministeriale del 11 agosto 1995 per autorizzare la produzione di vini rossi e bianchi,, nei territori comunali di Levanto, Bonassola, Framura e Deiva Marina, tutti in provincia di La Spezia.

La base ampelografica descritta nel disciplinare prevede l'impiego del Vermentino per un minimo del 40%, dell'Albarola per un minimo del 20% e del Bosco per un minimo del 5% nell'assemblaggio a cui possono concorrere gli altri vitigni a bacca bianca, autorizzati per la provincia di La Spezia, da soli o congiuntamente, sino ad un massimo del 35%.

I vigneti devono essere impiantati su terreni di natura siliceo-argillosa che presentano reazioni sub-acide e le forme di allevamento devono essere quelle a pergoletta ligure e a controspalliera con potatura ad archetto o capovolto.

La resa massima di uva ammessa non deve essere superiore alle 9,00 tonnellate per ettaro e garantire un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di10,50% vol.

Il Colline di Levanto Bianco è di colore giallo paglierino con profumo persistente e fruttato. Il sapore è secco, sapido. Non ha grande struttura, dunque va bevuto giovane, preferibilmente entro 1 anno dalla vendemmia con primi piatti di pesce o verdure, stoccafisso, formaggio di S. Stefano d’Aveto, ma anche cappone, branzino, zuppe di pesce e formaggi a pasta morbida.


Colline di Levanto: Le aziende

La Cantina Levantese è certamente una delle aziende più in vista per qualità in questa denominazione. Produce l'ottimo Colline di Levanto Bianco Costa di Montaretto seguendo esattamente l'assemblaggio minimo suggerito dal disciplinare. Il vino è di colore paglierino con brillanti riflessi verdi e note intense di ginestra e menta al naso. Il palato ha un struttura ampia e sapida, contraddistinta dalla freschezza. Con le acciughe. Il Colline di Levanto Costa di Brazzo invece aumenta di un 5% il Bosco a spese del Vermentino. Il risultato è meno elegante del precedente, con note di pompelmo e menta. Il palato comunque è gradevolmente morbido e fresco, da associare al risotto al nero di seppia. Il Bianco generico si vinifica con il 60% di Vermentino, il 30% di Albarola e il 10 di Bosco e ha un naso agrumato con richiami di glicine. Fresco, per la torta pasqualina.

Da segnalare anche la Cooperativa Agricoltori Vallata di Levanto con il suo Lievantu delle Colline di Levanto. Presenta un colore giallo paglierino più o meno intenso, profumo delicato, persistente, con retrogusto amarognolo peculiare dei vini della costa ligure di levante, sapore secco, armonico.

Particolarmente adatto per la cucina marinara, è però un vino a tutto pasto che si consiglia di servire alla temperatura moderatamente fresca di10-12 gradi.



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