Cinque Terre e il Cinque Terre Sciacchetrá

La zona vinicola

Le Cinque Terre sono oltre che una rinomata zona turistica anche un'area vinicola posta su un frastagliato tratto di costa della riviera ligure di Levante in provincia di la Spezia, dove si trovano i cinque borghi, anticamente detti appunto Terre Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. L'aspetto collinare è aspro ed accidentato, e i vigneti sono posti su spettacolari terrazzamenti artificiali per la coltivazione, detti fascie.

L'Orogenesi della Liguria nasce dal sollevamento del fondale marino dell'antico oceano della Tetide dovuto allo scontro tra la placca europea e quella africana, iniziata tra i 360 e i 230 milioni di anni fa. Sono presenti ortogneiss, paragneiss, micascisti e anfiboliti, derivati da antichi graniti, da rocce sedimentarie argillose e da antichi basalti, attraverso un processo metamorfico ad alta temperatura, circa 600 °C , e profondità.

Si hanno calcare e depositi di ferro e manganese, completati da sedimentazione di calcari fini e di argilliti.

Questa zona della Liguria ha le temperature medie più miti della regione in inverno, avendo valori minimi vicini a + 9 °C.

Gli spettacolari terrazzamenti delle Cinque Terre

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I vitigni bianchi

I colori del vino I vitigni con cui si vinifica la denominazione del Cinque Terre sono l'autoctono Bosco, come principale, e Albarola, e il Vermentino.

Il Bosco si presta all'appassimento e viene vinificato in almeno il 40% della denominazione Cinque Terre e Sciacchetrá delle Cinque Terre, per quest'ultima in versione passito per produrre un vino da dessert dorato e ambrato, con una gradazione minima di 17°. Nella tipologia secca il colore varia dall'oro chiaro al giallo paglierino, con naso di erbe selvatiche e di fiori di camomilla, e per qualche descrizione anche di tracce di mare. Al palato è morbido e sapido. Nella tipologia passito il vino è giallo dorato con riflessi ambrati, mentre il profumo è quello della mela matura, con note di albicocca e di ananas.

L'Albarola è un vitigno neutro, utilizzato in special modo nelle Cinque Terre, ma anche in Toscana.

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Il Cinque Terre e il Cinque Terre Sciacchetrá DOC

I tanti vini della zona La denominazione d'origine controllata Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà nasce per decreto ministeriale il 5 settembre del 1999 per autorizzare la produzione di vini bianchi e bianchi passito nel territorio omonimo in provincia di La Spezia.

La base ampelografica del vino è composta dal Bosco per almeno il 40% dell'assemblaggio e dall'Albarola e Vermentino per il 20%.

Il Cinque Terre può essere prodotto nelle sottozone Costa da Posa, Costa de Sera, Costa de Campu e Cinque Terre Sciacchetrà anche in versione Passito e Riserva.

Le rese massime delle uve dipendono dalla sottozona e corrispondono a 9,0 tonnellate per ettaro per il Cinque Terre generico e il Cinque Terre Sciacchetrà e devono garantire un grado alcolico naturale minimo di 10,5% vol.; 8,5 tonnellate per ettaro per il Cinque Terre Costa de Sera, il Cinque Terre Costa de Campu e il Cinque Terre Costa da Posa con gradazione naturale minima di 11,0% vol.

L'appassimento e l'invecchiamento è obbligatorio per il Cinque Terre Sciacchetrà, e deve essere ottenuto da parziale appassimento delle uve dopo la raccolta, in luoghi idonei, ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino di almeno 17% vol. alcol potenziale. La vinificazione inoltre, non può avvenire prima del 1° Novembre dell’anno della vendemmia e non può essere commercializzato prima del primo novembre dell’anno successivo alla vendemmia. Il Cinque Terre Sciacchetrà Riserva invece non può essere messo sul mercato prima del primo Novembre del terzo anno successivo alla vendemmia.

Il Cinque Terre è di colore giallo paglierino più o meno intenso con profumo intenso, netto, fine e persistente. Il sapore è secco, gradevole, sapido e caratteristico. Ottimo con patate, acciughe, cozze alla marinara, la tipica minestra locale Mescia, e la razza ai capperi.

Nel Cinque Terre Costa de Sera il colore è giallo paglierino più o meno intenso, vivo, con profumo intenso, netto, fine e persistente, composito. Il sapore resta secco, sapido, intenso e gradevole.

Nel Cinque Terre Costa de Campu il colore resta giallo paglierino più o meno intenso, vivo, cosi come il profumo e il sapore.

Anche il Cinque Terre Costa da Posa mantiene le stesse caratteristiche.

Il Cinque Terre Sciacchetrà e il suo Riserva è un vino passito dal colore giallo dorato con riflessi ambrati, di bella vivacità. Il profumo è intenso di vino passito, caratteristico profumo di miele, piacevole con sapore che varia da dolce ad abboccato, sempre armonico, di buona struttura e di buon corpo, piacevole e lungo in bocca con retrogusto mandorlato, gradevole. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo deve essere di 17,00% vol. Si abbinano molto bene alla pasticceria secca.


Le aziende

Buranco vinifica lo Sciacchetrà con il 70% di bosco, il 25% di Vermentino e il 5% di Albarola. Il colore è splendido, ambrato, con riflessi oro, dopo un lento appassimento sui graticci. Al naso spiccano i frutti tropicali maturi, il cedro candito e i fichi secchi. Il palato è dolce e caldo, struturato e sapido. Con la strosciata. Il Cinque terre Bianco viene dal 60% di Bosco, il 30% di vermentino e il 10% di Albarola per un colore paglierino intenso. Il naso è quello degli agrumi, del glicine e della ginestra. Con spezie dolci. Bocca fresca e sapida per le seppioline alla brace.

La Polenza produce un grande Sciacchetrà giallo ambra con riflessi oro. Il profumo è di albicco mature e cedro candito. Molto caldo e sapido al palato si abbina con i canestrelli. Il Cinque Terre Polenza ha paglierino intenso con riflessi oro. Frutti esotici maturi e finale di nocciola al naso, la bocca rimane calda e sapida. Ottimo da bere con lo stoccafisso.

Sassarini con lo Sciacchetrà Terre di Levante raggiunge eleganti riflessi ambra su un corpo dorato e nobile. Il profumo rammenta lo zafferano e la confettura di albicocca. Dolce e caldo, sempre sapido, si accorda con il pandolce genovese. Vinifica anche il Monterosso dal paglierino a riflessi oro. Pesca bianca e gelsomino al naso, con bocca sempre sapida e fresca, si serve con l'aragosta alla catalana. Il Cinque Terre Corniglia si presenta a riflessi dorati e torna su aromi di frutti esotici maturi e fondi di fiori d'acacia. Il palato stavolta è caldo e sempre sapido, con una lunga componente aromatica finale. Da associare alle cozza alla marinara. Con il Cinque terre Vernazza si torna a un colore paglierino brillante. Il naso è un intenso profumo di fiori di camomilla e mela golden, con una bocca molto fresca e morbida, che richiama l'insalata di gamberi. Un ottimo vino.




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