Friuli Aquileia
L'area di produzione del Friuli Aquileia abbraccia la fascia di terra che si affaccia sulla Laguna di Grado e prosegue a nord, verso Aquileia e Cervignano del Friuli, fino a raggiungere la storica fortezza di Palmanova.
I terreni sono alluvionali di natura prevalentemente argillosa con una parte sabbiosa in molte zone, originati nel corso dei millenni, dalle alluvioni causate dai fiumi che hanno eroso, dalle colline soprastanti, argilla, sabbia e ricchi detriti minerali. Le condizioni sono quindi ottimali per la coltivazione della vite per ottenere vini di elevata qualità.
Il clima infatti beneficia della vicinanza del mare, ventilato in estate con bassi tassi di umidita inverni miti.
La vite nella zona è coltivata da secoli, fin dall'epoca dei Celti. Aquileia, che dà il nome alla denominazione, fu fondata nel 181 a.C. dai Romani, che inviarono circa 3000 coloni latini, soldati e coltivatori. Con Augusto fu un importante centro commerciale, raccordo tra i popoli del Danubio e il Mediterraneo.
I vitigni impiegati nella vinificazione dei bianchi sono i classici utilizzati in tutto il Friuli: Tocai friulano, qui chiamato semplicemente Friulano, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling renano, Sauvignon, Traminer aromatico, Chardonnay, Verduzzo friulano, Malvasia istriana e Müller Thurgau.
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La denominazione di origine controllata Friuli Aquileia nasce dal decreto ministeriale del 6 agosto 1988 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rossi e rosati, anche frizzanti e spumanti, in parte dei territori della provincia di Udine.
La base ampelografica del bianco generico deve essere ottenuta da Friulano, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling renano, Sauvignon, Chardonnay, Verduzzo friulano e Malvasia istriana, con il Friulano che deve essere presente per almeno il 50% dell'assemblaggio. Il Traminer e il Müller Thurgau sono utilizzati solo in tipologia monovitigno, come gli altri vitigni menzionati, con il vitigno in etichetta che deve essere presente in purezza nell'assemblaggio ad eccezione dei casi previsti nel
taglio migliorativo.
Le rese massime sono fissate a 13 tonnellate per ettaro ad eccezione del Traminer, per il quale la quota massima è fissata a 10 tonnellate.
Le operazioni di spumantizzazione dello Spumante e di vinificazione dei frizzanti possono essere effettuate nell'intero territorio della regione Friuli-Venezia Giulia.
Lo Chardonnay, il Malvasia istriana e il Müller Thurgau vengono prodotti anche in versione frizzante.
Il Friuli Aquileia bianco, anche in tipologia Superiore, ha colore giallo paglierino, con profumo fine e sapore armonico e vellutato. Con l'anguilla in umido, l'insalata di mare e il risotto agli scampi.
Il Friuli Aquileia Friulano, anche Superiore, è di colore paglierino dorato chiaro, con profumo delicato. Il palato ha sapore asciutto, armonico, con retrogusto amaro. Gli abbinamenti gastronomici sono con gli arrosti di carni bianche saporiti e quelli misti, i formaggi di media stagionatura, il lavarello e la minestra di piselli e fagioli.
Nel Friuli Aquileia Pinot bianco, anche Superiore, il colore varia da paglierino chiaro al giallo dorato, con profumo leggero, caratteristico e palato vellutato. Si può bere con le capesante alla triestina, i formaggi molli e semiduri e il risotto ai frutti di mare.
Per il Friuli Aquileia Pinot grigio, anche Superiore, il colore è giallo dorato o ramato, con sapore asciutto e pieno. Un vino che può accompagnare gli antipasti magri, la frittura di pesce, il prosciutto affumicato e quello di San Daniele.
Per il Friuli Aquileia Riesling, anche Superiore, il colore è giallo paglierino chiaro, con profumo caratteristico e sapore secco, acidulo. Per antipasti di magro, formaggi molli e piatti di pesce anche elaborati.
Il Sauvignon, anche in tipologia Superiore, colore è giallo paglierino scarico, con profumo delicato e sapore asciutto, armonico. Da provare con brodetto alla graisana, formaggi molli, gamberetti e rane.
Con il Friuli Aquileia Traminer aromatico il colore torna giallo paglierino intenso, con profumo aromatico, specifico del vitigno e sapore aromatico, pieno, robusto. A tavola si può servire con gli antipasti magri, i formaggi mediamente stagionati e i risotti elaborati.
Con il Verduzzo friulano anche Superiore il colore può essere giallo dorato chiaro o giallo paglierino, con profumo vinoso, delicato, gradevole e sapore asciutto, oppure amabile o dolce nelle specifiche tipologie, comunque di corpo e lievemente tannico. Per lui il Boreto alla gratese, i finocchi, le minestre sia asciutte che in brodo e i risotti ai frutti di mare.
Lo Chardonnay anche Superiore e Frizzante ha il colore paglierino chiaro con sfumature verdognole. Il profumo è leggero, caratteristico, con sapore secco, palato vellutato e morbido per il tranquillo e il Superiore, mentre nel Frizzante presenta una spuma vivace ed evanescente con gusto secco, morbido e vivace. In abbinamento con i Cialzons di timau, tipici agnolotto ripieni di patate, spezie ed erbe, con il frico, il formaggio fritto con cipolla, e con la granseola alla triestina. Il Superiore si può abbinare anche con arrosti misti o con sughi saporiti e con i formaggi di media stagionatura.
Per il Friuli Aquileia Malvasia istriana anche Frizzante e Superiore, il colore si fa giallo paglierino, con profumo gradevole e sapore asciutto. Il palato è vellutato, non molto di corpo per il tranquillo, mentre per il Frizzante il gusto è secco, morbido e vivace. A tavola accompagna i crostacei, il paté di fegato, il risotto allo zafferano e gli sgombri alla marinara.
I Müller Thurgau, in tutte le tipologie hanno colore giallo paglierino con profumo intenso, caratteristico, gradevole e sapore asciutto, rotondo, armonico per i tranquilli e secco, morbido, e vivace nei frizzanti. Ottimi vini per il brodetto alla graisana, l'insalata di mare e la sogliola.
Il Friuli Aquileia Chardonnay Spumante ha spuma fine, vivace e persistente con colore giallo paglierino chiaro, profumo caratteristico e delicato e sapore secco e gradevole. In aperitivo o con i crostacei.
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