Vino bianco molise
La vitivinicoltura molisana risale all’epoca preromana e viene prodotta sulle colline basse della valle de Biferno, ricoprendo un ruolo secondario nell’economia della regione. La coltivazione della vite in Molise si fa risalire addirittura ai Sanniti, ma come in quasi tutta Italia, furono i romani a iniziare la coltivazione di vitigni su terreni più vasti.
La principale zona vinicola del Molise è dominata dal vitigno a bacca rossa Montepulciano e si estende a sud di Termoli per arrivare fino alla provincia di Campobasso.
Nella seconda zona vinicola molisana, viene impiegato il Trebbiano Toscano e il Bamboino, per i bianchi e per i rossi del Montepulciano e del Sangiovese. Tale fascia geografica è situata nell'entroterra di Isernia, verso il confine con la Campania e lungo i versanti collinari che accompagnano il Volturno.
Il Biferno e il Pentro di Isernia,
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La zona vinicola del Pentro DOC bianco molisano coinvolge un territorio antico della provincia d'Ise
prosegui ... , nelle loro varianti bianco, rosato e rosso sono i vini Doc del Molise.
Il periodo compreso tra la prima e la seconda metà del '900 è quello che segna una svolta per questo comparto regionale, perchè vede l’abbandono della coltura della vite nelle zone interne a favore della zona costiera.
Il processo della viticoltura in Molise non ha ancora completato il suo processo di modernizzazione e ciò è dimostrato dalla scarsa presenza di vini DOC nella regione, ma sono comunque in atto delle procedure volte al miglioramento della qualità della bevanda.
I vitigni più diffusi sono Montepulciano e il Sangiovese tra i rossi, accompagnati in misura minore da Merlot, Cabernet Sauvignon e Aglianico; fra i bianchi troviamo soprattutto Trebbiano, Falanghina, Fiano, Bombino Bianco, Chardonnay, Pinot Bianco, Greco e Moscato Bianco.
Ogni anno, in Molise, vengono prodotti circa 350.000 ettolitri, ma purtroppo solo il 10% può vantare l’etichetta DOC.
Tra i vitigni bianchi più pregiati che vengono prodotti in Molise, citiamo il Trebbiano, la cui coltivazione è possibile nelle province di Campobasso e Isernia.
È un vino DOC fatto con uva a bacca bianca, con una gradazione pari a 10,5%. Ha un sapore sapido, fresco, armonico e asciutto, con un retrogusto acidulo; ha un colore bianco paglierino e un odore delicato e fruttato.
Si sposa bene con brodetto di pesce, risotto ai frutti di mare, triglie al cartoccio, zuppa di cardi.
La vite del Trebbiano germoglia tardi e ciò gli consente di evitare le gelate e quindi rende possibile una resa elevata.
Altro vino pregiato è il Biferno: la sua area di produzione si trova nell’omonima valle e nelle province di Campobasso, tra cui Campobasso, Campomarino, Colletorto, Mirabello Sannitico, Montenero di Bisaccia, Portocannone, Termoli, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni e Tufara.
Il Biferno bianco è composto dal 65-70% Trebbiano toscano, Bombino bianco 25-30% e Malvasia bianca 5-10%.
Il suo colore è bianco paglierino con dei riflessi verdognoli con un sapore asciutto armonico e fresco. Ha un odore leggermente aromatico e gradevole, con una gradazione alcoolica pari a10,5 % vol.
Si abbina bene con piatti a base di pesce, antipasti, risotti leggere, formaggi freschi, formaggi freschi e , in base alle ultime tendenze, a quanto pare il Biferno accompagna bene anche la pizza.
Con una gradazione minima di 13° e con un invecchiamento di almeno tre anni può essere qualificato "riserva".
Infine abbiamo anche il Bombino, un vino a bacca bianca di larga diffusione nell’Italia Centro-Meridionale. Tra le sue caratteristiche possiamo elencare : foglia tri o pentalobata di media grandezza, grappolo medio-grande, conico o cilindrico-conico, spesso alato, semi-spargolo. L'acino è medio-grande, rotondo, buccia spessa e consistente, di colore giallo verdolino con macchie marroni e con una maturazione medio-precoce.
Si può abbinare con piatti a base di uova formaggi molli, risotti con verdure, insalata di luccio, risotto con molluschi, minestre in brodo, seppie ripiene.
Tra i vitigni a bacca rossa più celebri citiamo nuovamente il Biferno, che può anche essere a bacca bianca. Tra le sue caratteristiche possiamo annoverare il colore rosso rubino con riflessi granati se invecchiato; un odore gradevole, con profumo etereo se invecchiato; un sapore asciutto, vellutato, tannico. La sua gradazione alcoolica è pari a 11,5 % vol. Va servito ad una temperatura pari a 16-18°. Il Biferno rosso si abbina a piatti di carne, a pecorino stagionato, soppressata, piatti di polenta al ragù o paste elaborate. Il Biferno esiste anche in versione rosato, con un un colore rosa più o meno intenso e un odore fruttato delicato e sapore asciutto, fresco, armonico. Questo vino rosato si accompagna in modo gradevole con coniglio salmistrato e formaggi semistagionati.