Vino chianti
Il vino Chianti ha origini antichissime ma il suo maggior sviluppo si è avuto sotto i Medici che, si dice, lo preferivano a tutti gli altri vini toscani. Il nome di questo vino, secondo la teoria più accreditata, deriverebbe dalla parola etrusca Clante, molto frequente nell’onomastica di quel popolo, ma solo nel ‘600 il nome Chianti cominciò a essere utilizzato universalmente per indicare il vino prodotto in queste zone. Il Chianti è prodotto principalmente con uve Sangiovese (tra il 75% e il 90%), cui si possono aggiungere massimo il 10% di uve Canaiolo Nero, Malvasia Bianca Lunga e Trebbiano Toscano. Il suo colore è un bel rubino che tende al granato con l’invecchiamento. Il bouquet è caratterizzato da note di viola mammola, tabacco fresco e frutti di bosco. Al palato, il Chianti è armonico e asciutto, leggermente tannico e, quando invecchiato, diventa morbido e vellutato. Il prezzo del Chianti è molto vario: in commercio esistono bottiglie giovani dal costo molto popolare, contenuto entro i 10€, fino alle bottiglie più esclusive e invecchiate, il cui prezzo può arrivare a varie centinaia di euro.
Primo consorzio di produttori vitivinicoli d’Italia, il Consorzio del Chianti Classico venne istituito nel 1924 a Radda in Chianti da un gruppo di 33 produttori che volevano tutelare il loro prodotto da plagi e imitazioni e promuovere lo sviluppo del territorio vinicolo. I 33 soci scelsero come simbolo il Gallo Nero, già simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti. In breve tempo, i soci passarono da 33 a 189 e oggi il Consorzio del Chianti Classico conta ben 600 iscritti. Grazie al Consorzio, già negli anni ’30 furono riconosciute 7 diverse zone di produzione del vino Chianti e, all’interno di questa macroarea, è stata riconosciuta un’area più ristretta, territorio di produzione dell’esclusivo Chianti Classico. Quest’ultimo nel 1984 ha ottenuto il più alto riconoscimento dell’enologia italiana, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Nel 1987 il Consorzio si è articolato in Consorzio Vino Chianti Classico, con compiti di tutela e vigilanza, e Consorzio del Gallo Nero (dice venuto poi Consorzio del Marchio Storico – Chianti Classico), dedicato alla promozione e valorizzazione del prodotto.
Una delle più piccole sottozone di produzione del Chianti è la Rufina, che si estende su un territorio di circa 12.500 ettari, tra i comuni di Dicomano, Londa, Rufina, Pontassieve e Pelago, tutti in provincia di Firenze, sulle pendici dell’Appennino tosco-romagnolo. Terza sottozona per produzione, dopo il Chianti Classico e i Colli Senesi, la Rufina è una delle zone considerate più omogenee per la qualità dei vigneti. Zona di antichissima vocazione vitivinicola, venne riconosciuta con il Bando del 24 settembre 1716 del Granduca di Toscana Cosimo III come area di produzione di uno dei migliori quattro vini toscani. Oggi la Rufina è la più piccola delle sette specificazioni del Chianti, con una capacità produttiva di circa 3.500.000 bottiglie l’anno. Nel 1980 è stato fondato il Consorzio Chianti Rufina, i cui 20 soci sono impegnati nella promozione e tutela di uno dei vini Chianti di più alto livello o meglio, come dicono i produttori del "più alto tra i Chianti". Il Chianti Rufina è un Chianti estremamente elegante, tannico, particolarmente longevo.
Come altri consorzi del vino, anche il Consorzio del Chianti Classico ha tra i suoi compiti e obiettivi la promozione del territorio, dal punto di vista enogastronomico e turistico. E’ questo il motivo dell’istituzione della Strada del Vino e dell’Olio Chianti Classico. Il suo asse portante è la Chiantigiana, che attraversa i paesi di Greve in Chianti, Panzano, Pieve S. Leolino, Castellina, Fonterutoli e Siena. Percorrere la Strada del Chianti è il modo più intenso di vivere il territorio del Chianti: la storia locale, la cultura degli abitanti di questi luoghi, i loro prodotti tipici e la loro ospitalità rendono l’esperienza indimenticabile per qualsiasi appassionato di storia, arte e buona tavola. Moltissime sono le cantine del Chianti che offrono ai clienti visite guidate ai vigneti e ai locali dell’azienda e ottime degustazioni di uno dei vini più amati d’Italia. Non mancano, per completare l’esperienza e renderla ancora più appagante, le enoteche, il Museo del Vino di Greve e il Museo del Paesaggio di Castelnuovo che consentono ai visitatori una conoscenza davvero completa del Chianti.
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