Vini lombardi
Incominciamo il nostro viaggio tra i vini tipici lombardi partendo dalla provincia di Sondrio. Qui infatti, nei terrazzamenti lungo le rive dell'Adda, si produce un vino dal colore rosso rubino e dall'odore delicato e persistente, denominato Rosso di Valtellina: il suo vitigno principale è il Chiavennasca, la denominazione locale del Nebbiolo, e dopo la vendemmia viene lasciato invecchiare almeno per 6 mesi. La gradazione alcolica parte da 11 gradi, si tratta di un vino da bere a fine pasto, che va servito a 16-18 gradi. In alcune zone più circoscritte nell'area originaria del Rosso di Valtellina, si produce il Valtellina DOCG: è un vino dalla gradazione minima 12 gradi, che viene invecchiato per almeno 2 anni, dei quali il primo interamente in botti di legno. Per la varietà denominata "Riserva", l'invecchiamento minimo è di 3 anni. Si tratta di un vino ideale da accompagnare a piatti saporiti, formaggi stagionati, salumi e arrosti.
Nella provincia di Pavia, oltrepassato il fiume Pò, ci si trova in un territorio collinare estremamente favorevole alla viticultura. Qui si trovano diversi vitigni, dai quali hanno origine numerosi vini lombardi DOC. Per quanto riguarda i rossi, abbiamo per esempio il Bonarda, prodotto col vitigno Croatina. E' un vino dal sapore e dal colore intenso, solitamente vivace o frizzante, idealmente abbinato ai piatti della tradizione lombarda: bolliti e salumi. Il Sangue di Giuda è un vino dal colore rosso-violaceo, prodotto esclusivamente nel territorio di Broni. E' ideale come accompagnamento per i dessert. Il Buttafuoco è un altro vino peculiare dell'Oltrepò, ottenuto dall'unione di 4 vitigni diversi. Si tratta di un vino corposo, il cui nome deriva dall'accesa colorazione. Viene invecchiato per almeno tre anni, dei quali uno in botte di legno. E' adatto ad accompagnare piatti di carne, specialmente cacciagione.
- Il vino è diventato un’ attrattiva turistica, un modo come un altro per mettersi in viaggio alla scoperta di nuovi paesaggi e della buona cucina italiana. È sulla base di ciò che nascono le strade del...
- La Lombardia si sta inserendo a tutta forza nel mondo della coltivazione vitivinicola, elaborando vini di ottima qualità.Tra le zone di produzione, citiamo l’Oltrepò Pavese, dove si coltivano uve a ...
- Esistono aree, tra le varie regioni italiane, che rappresentano un vero e proprio must per i turisti e per gli appassionati di enogastronomia. Sia che si parli di Italia settentrionale, meridionale, o...
- Una terra vastissima, conosciuta ed apprezzata soprattutto per le dimensioni e per l'organizzazione delle sue aree metropolitane; nell'immaginario collettivo è la terra delle opportunità e dell'effici...
In provincia di Mantova vi sono due zone vinicole principali: la prima è quella a sud del Lago di Garda, nelle cui colline si producono i vini noti sotto il nome di Garda Colli Mantovani. Il Garda Colli Mantovani Rosso è un vino dal colore rubino e dal gusto secco. Viene prodotto combinando vitigni di tre tipi differenti, in genere Merlot, Rondinella e Cabernet. E' un vino ideale per accompagnare il pasto, servito a temperature non superiori ai 16 gradi. L'altra zona vinicola è quella del Lambrusco, prodotto nel territorio noto come Oltrepò Mantovano e in quello compreso tra l'Oglio e il Pò, noto come Viadanese-Sabbionetano. Il Lambrusco Mantovano DOC è un vino dal colore che può variare dal rosato al granato e dall'odore intenso, più o meno frizzante. La gradazione minima è di 10 gradi, si tratta di un vino ideale da accompagnare ai piatti tipici del mantovano, come i tortelli di zucca o i salumi.
Per finire, a poca distanza dalla grande metropoli di Milano, si produce un vino d'eccellenza, l'unico dei vini lombardi a essere prodotto in questa provincia: il San Colombano DOC. La produzione avviene nel comune di San Colombano al Lambro e in altri comuni contigui, sparsi tra le provincie di Milano, Lodi e Pavia. Il San Colombano Rosso viene vinificato da vitigni Croatina, Barbera e Uva Rara. Esiste nelle varianti tranquillo e frizzante, e può essere imbottigliato Giovane, dopo pochi mesi, oppure Riserva dopo almeno due anni. Si tratta di un vino dai riflessi violacei nella varietà giovane, che tende a diventare rosso porpora o rubino se invecchiato. E' ottimo servito tra i 16-20 gradi (più fresco se giovane, meno se invecchiato), da abbinare ad antipasti di salumi, fritture e risotti. Il duo profumo è caratteristico per essere ben pronunciato, con gradevole sapore mandorlato.
-
In Lombardia sono state approvate negli anni solo quattro denominazioni di origine controllata che riguardano i vini bia
visita : vini lombardi
COMMENTI SULL' ARTICOLO