Val di Cornia

La zona vinicola

La produzione del Val Di Cornia abbraccia parte della provincia di Pisa e parte di quella di Livorno, su una zona collinare che si affaccia sulla costa di fronte all'Isola d'Elba.

Qui i terreni sono di origine alluvionale, con depositi compatti di detriti che nel corso delle ere hanno trasportato e diffuso numerosi elementi di cui i vigneti poi si sarebbero nutriti.

Su queste colline è forte la presenza di argille, sabbia e limo, con discrete quantità di ghiaia fluviale, che svolge quella funzione di regolatore termico, soprattutto durante la notte, che stabilizza le temperature nei vigneti.

Il clima è classico temperato, con buona ventilazione anche marina, che apporta lievi aromi salmastri nelle parcelle più a ridosso della costa.

I vigneti della Val di Cornia

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I vitigni

Un grappolo di Vermentino Nella produzione dei vini bianchi sotto questa denominazione vengono impiegati principalmente i vitigni delle varietà Ansonica, Vermentino e Trebbiano Toscano.

Nel loro apporto, il Trebbiano Toscano è il più produttivo, ma il meno ricco di qualità aromatiche nobili, mentre la parte elegante viene apportata in misura maggiore dal Vermentino, che in Toscana, ma anche in Liguria, assume quelle caratteristiche organolettiche che si ritrovano nei vitigni nobili.

I suoi aromi di noce, con il suo apporto minerale e sapido, specialmente quando la coltivazione viene effettuata in condizioni di vicinanza con il mare.

L'Ansonica viene coltivata soprattutto in Sicilia occidentale, ma trova qui, sulla costa Toscana, in particolare questa della Maremma, una seconda patria, anche se la superficie vitata è nettamente inferiore anche rispetto a quella della sola provincia di Trapani. Ha un'ottima produttività, che deve essere tenuta sotto controllo se si vuole apportare al vino tutta l'aromaticità di cui questa varietà è capace. Nei suoi prodotti migliori esprime forti e aromatici profumi di noci, completamente assenti nelle produzioni troppo abbondanti che mancano anche di acidità.


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Val di Cornia DOC bianco

La denominazione di origine controllata Val di Cornia fu istituita con il decreto ministeriale del 25 novembre 1989 per autorizzare la produzione di vini bianchi, rosati e rossi nei territori comunali di Piombino, Suvereto, San Vincenzo, Sassetta e Campiglia Marittima in provincia di Livorno e Monteverdi Marittimo in provincia di Pisa.

Per quanto riguarda i vini bianchi, si autorizzano le tipologia Bianco e quelle monovarietali Vermentino, Ansonica e Ansonica Passito. La base ampelografica per produrre il vino Bianco deve essere composta da un minimo di Trebbiano Toscano corrispondente al 50% del vino, e da un massimo del 50% di Vermentino. A questo taglio si possono aggiungere le uve provenienti da altre varietà senza superare il 20%. La percentuale di vitigno per quel che riguarda i monovarietali è il classico 85% minimo autorizzato dalla legge italiana, ad eccezione dell'Ansonica Passito dove il vitigno deve essere presente in purezza.

Per quel che riguarda le rese massime delle uve, queste sono variabili a seconda della tipologia, fissate a 12 tonnellate per il Bianco generico, 10 tonnellate per i monovarietali e solo 7 tonnellate per ettaro per quel che riguarda l'Ansonica Passito.

I vini hanno colori paglierini, molto luminosi, con il Bianco più fruttato rispetto agli altri. I profumi sono intensi, e al palato il vino si presenta secco e fresco, con una buona sensazione vellutata nel Vermentino. L'Ansonica Passito è invece un vino dal gusto amabile, ben intenso.

Negli abbinamenti il Bianco più fruttato, può essere accostato con piatti come l'acquacotta, la zuppa di funghi e pomodori, il pesce, le verdure grigliate, i timballi di melanzana e i formaggi molli. Con il Vermentino meglio scegliere piatti più delicati, che non coprano i suoi profumi.


Le aziende

Tra le aziende Bulichella si distingue per il suo ottimo Val di Cornia Vermentino Tuscanio, con il vitigno in purezza, lievemente fruttato di mela golden e pesca gialla, con sentori di erbe aromatiche e bergamotto. Ottimo palato, pieno e vellutato di glicerina. Un ottimo vino con i tortelli alla zucca.

Gualdo del Re è un'azienda che concentra quasi tutta la sua produzione nella denominazione Val di Cornia, abbracciando tutta la gamma a partire dal suo ottimo Vermentino Valentina vestito di un bel paglierino luminoso con bei sentori di fiori e timo, con salvia e erba limoncella. Ben equilibrato, da servire con il risotto alla marinara. Il Bianco Eliseo viene vinificato con l'80% di Trebbiano, il 10% di Malvasia e il 10% di Clairette. Molto fresco al naso, con i toni floreali subito in evidenza seguiti poi da belle sfumature fruttate al melone, pesca e albicocca. Molto fresco anche al palato, per accompagnare la frittura di pesce.

L'azienda Il Falcone usa invece per il suo Val di Cornia Falcobianco, un assemblaggio di Vermentino, Ansonica e Malvasia che regalano al vino eleganti profumi di iris e ginestra, seguite dai toni della mela golden. Ottimo palato sapido, con un bel finale lungo ed equilibrato, da associare ai tagliolini al salmone e arancia. Il Val di Cornia Iliaco invece varia più sulle note della susina e della mela, con sensazioni minerali di acacia e un palato molto fresco. Per gli spaghetti alla carbonara.



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