Vermentino di Gallura
La zona vinicola del Vermentino di Gallura occupa l'omonima regione a nord della Sardegna grande circa 2000 Km². La zona viene delimitata a nord dal Golfo dell'Asinara e dal Mar Tirreno, ad occidente dal fiume Coghinas, ad oriente dalla cittadino di Budoni e a meridione dal massiccio del monte Limbara. Il territorio dunque degrada verso settentrione, formando il grande anfiteatro naturale in cui viene racchiuso il bacino imbrifero del Liscia, un fiume di grande importanza nella regione lungo 40 km. La regione si è geologicamente formata dall'orogenesi ercinica di epoca Carbonifera superiore. Da qui alle ere successive vi sono stati numerosi fenomeni di metamorfismo, con forti deformazioni e intese attività magmatiche che nelle diverse ere hanno poi formato strutture granitoidi di batolite sarda. Il batolite granitico affiora in varie zone con plutoniti dove si possono distinguere granitoidi foliati, tonaliti, gabbri e masse gabbro-tonalitiche e molti altri tipi di granito che regalano gli splendidi colori di questa parte dell'isola. Vi sono poi migmatiti e gneiss, che forniscono forti concentrazioni di minerali alle vigne, che una volta coltivate forniscono uve di pregio e una volta trasformate in vino regalano prodotti di alta qualità, anche grazie a delle intrusioni vulcaniche, con porfidi granitici e altri materiali eruttivi su cui poi si sono posati materiali sedimentari alluvionali grazie ai corsi d'acqua. Il clima mediterraneo regala estati calde rinfrescate dai venti forti presenti grazie all'imbuto che viene formato dalla Corsica, giusto di fronte alla Gallura. Gli inverni sono temperati ma comunque pungenti.
Chiaramente il Vermentino è l'uva principe della denominazione, anche se il disciplinare prevede un 5% di possibilità con altre uve autorizzate dalla regione. In verità il Vermentino viene sempre utilizzato in purezza, regalando vino di ottima fattura. È un vitigno molto pregiato e diffuso specialmente in Liguria, in Sardegna e in qualche parte della Toscana. In Francia lo si trova nel Languedoc-Roussillon a sud, e in Corsica, con il nome francese di Malvoisie Précoce d'Espagneo Malvoisie à gros Grains. La sua origine è sconosciuta anche se vi sono numerose ipotesi, alcune pittoresche, come quella araba. Vi è anche un'ipotesi spagnola confortata dallo spostamento della colonizzazione greca che con se portava la coltivazione delle uve. Ma l'ipotesi ligure viene avanzata dal Gallesio e da altri studiosi secondo attente ricostruzioni storiche. In Sardegna invece il Vermentino è stato introdotto di recente, probabilmente dall'epoca sabauda in poi. Il Vermentino è un vitigno molto aromatico che viene vinificato per avere degli aromi delicati e di buona acidità, che possa anche invecchiare. Nonostante la sua coltivazione molto recente, il Vermentino in Sardegna è già popolare come un autoctono, e vi è anche una diversa metodologia di raccolta, in quanto qui il vitigno viene vendemmiato prima per averlo più acido e fresco nella successiva vinificazione. Oggi il vitigno è coltivato in 3000 ettari in costante aumento, sempre più coltivato con sempre più terreni coinvolti.
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Il Vermentino di Gallura DOCG nasce per decreto ministeriale l'11 settembre 1996, per produrre vini bianchi anche con la menzione Superiore già riconosciuti nel precedente decreto di creazione del Vermentino di Gallura DOC del 1975. La base ampelografica vede il disciplinare prevedere la presenza del Vermentino dal 95 al 100%, con solo un 5% poi del tutto teorico, in cui possono essere utilizzati gli altri vitigni autorizzati in provincia di Sassari.
Le uve devono provenire dai comuni tipici della Gallura, ovvero Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigadas, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, S. Antonio di Gallura, S. Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d'Agulto, Viddalba in provincia di Sassari e i comuni di Budoni e S. Teodoro in provincia di Nuoro.
Le rese massime delle uve sono fissate a sole 10 tonnellate per ettaro per la versione generica e addirittura a 9 t/ha per quella “Superiore”. Il grado alcolico minimo naturale è rispettivamente di 11 e 12% vol. Il vino può essere imbottigliato in tutta la Sardegna ma non può essere commercializzato prima del 15 gennaio successivo alla vendemmia.
I vini che ne risultano sono paglierini e a riflessi verdolini, freschi ed acidi, aromatici e floreali, con bei profumi di frutta esotica e cedro. Un vino dagli abbinamenti ricchi come i crostacei o i pesci pregiati.
Ottimo Vermentino di Gallura Antiche Cussòrgie da Piero Mancini, con un bel color oro e profondi aromi di cedro, bergamotto, tè verde su un letto minerale e fumé. Buona acidità e palato fruttato, brioso e tonico, molto pulito. Provatelo con i frutti di mare.
Da Pedra Majore il Vermentino di Gallura Superiore Hysony, luminoso e venato di un brillantissimo verde. Delicatamente agrumato e minerale con leggeri fondi di zucchero filato. Caldo e sapido, il palato ha il sapore del litchi. Perfetto per le crocchette di riso e granchio al peperoncino.
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