Nero d'Avola prezzo
Il Nero d'Avola è un vitigno autoctono della Sicilia, naturalmente a bacca nera, la cui origine non è stata ancora accertata definitivamente. Un suo sinonimo molto usato, il
Calabrese, potrebbe far presupporre una sua introduzione dalla vicina Calabria in tempi molto remoti di cui si sono perse le tracce, ma la seconda ipotesi vede l'utilizzo di questo sinonimo dal dialettale siciliano
calaurisi, unione dei due termini
calea (uva), e
aulisi, per specificare l'origine da Avola in provincia di Siracusa. Infine un'ultima ipotesi, sul termine calabrese, ne vede l'origine del suo utilizzo a partire dalla fine del Settecento, quando i vini della regione vicina spopolavano per il taglio in Francia. Questo dava delle opportunità commerciali in più a queste uve siciliane. A quel tempo il Nero d'Avola veniva sfruttato solo in assemblaggio mentre oggi è sempre più preponderante in purezza, essendo questo considerato il migliore uvaggio dell'isola, tanto da occupare ben 12.000 ettari, concentrati quasi tutti in provincia di Siracusa, nei comuni di Eloro, Pachino e Noto.
Il grappolo è di forma conica e di medie dimensioni con un'ala. La densità è compatta e gli acini sono di media dimensione e di forma ovale. La buccia è di grande spessore e ben ricoperta di pruina, di colore blu. Si alleva con l'alberello o la spalliera con potature corte. Non ha problemi ambientali e le concentrazioni di zucchero sono molto importanti. Non vengono segnalati problemi con le malattie. La svolta per il Nero d'Avola avvenne negli anni 70 del Novecento quando si iniziò ad aumentare l'acidità delle uve per sfruttare l'affinamento ed ammorbidire così il vino.
In questo modo si producono vini corposi, di buona eleganza e profondi aromi, ottimi per l'invecchiamento.
Nelle produzioni emergono differenze organolettiche tra le coltivazioni orientali, le più diffuse, e quelle occidentali, di minore estensione. Ad est abbiamo dei vini più morbidi mentre ad ovest le qualità sono più austere.
I vini sono generalmente di colori intensi, rubino da giovani e granata da invecchiati. Il naso presenta ottimi aromi alla viola, ai chiodi di garofano e alla liquirizia immersi in complesse profumazioni alle prugne secche, ai lamponi, alle more, al ribes nero e alle ciliegie. Gli invecchiati poi si arricchiscono di profumi al cuoio, tabacco e cioccolato.
Tra i migliori Nero d'Avola troviamo quelli tagliati di Abbazia Santa Anastasia, che vanta una gamma di tutto rispetto. Il suo Zahir è un IGT in purezza a soli 18 euro in cui il vino esprime sentori animali, di grafite, liquirizia, e di confettura di more. Perfetto l'equilibrio al palato con gusti di rabarbaro molto raffinati, con tannini di notevole struttura. Da provare con le carni di agnello alla brace. Il loro Montenero da 16 euro invece viene tagliato con un 40% in concorso tra il Merlot e il Cabernet Sauvignon per un vino di colore porpora e profumi alle spezie dolci, fiori rossi appassiti, e odori vinosi. Tannino sempre coinvolgente e equilibrio per un palato da abbinare allo stinco di vitella.
Il Nero d''Avola viene tagliato al 50% con il Cabernet Sauvignon nel Sigillo di Avide, da 22 euro, un vino rubino-granato con bei profumi di amarena, more in confettura e viola. Vino fresco per il fegato alla veneziana.
Da Baglio di Pianetto un perfetto Nero d'Avola in purezza, il Piana dei Cembali a 20 euro, dal colore denso e nerastro. Sentori animali e muschiati in questo vino dal palato fruttato e morbido, per l'agnello con senape.
Grande Nero d'Avola da Benanti, a 24 euro, con profumi alle bacche di rovo, china e liquirizia. Tannico e calorico, per lo spezzatino di capra.
Ceuso taglia al 50% il Nero d'Avola con Cabernet Sauvignon e Merlot, per un grandissimo vino da 20 euro con profumi floreali, odori di arringa e spezie su un fondo di china e ferro. Palato vigoroso, tannico ed opulento. Perfetto per il cuscus al nero di seppia e ricci di mare.
Non poteva mancare Donna Fugata e il suo Contessa Entellina Mille e Una Notte da 40 euro, con frutti selvatici in confettura, geranio, tabacco e moka. Morbido, per l'agnello alla scottadito.
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Un grande Nero d'Avola in purezza a soli 10 euro viene prodotto da Di Prima, con il suo Gibilmoro dal colore compatto e i profumi alla ciliegia nera, alla corteccia e al pomodoro, con note salmastre e selvatiche. Il palato è tannico ed acido, mediterraneo, per il ragù di selvaggina.
DucA DI Salaparuta non produce solo il prestigioso Duca Enrico a 40 euro, ma anche un ottimo Passo delle Mule Tenuta Suor Marchesa con il vitigno in purezza a soli 10 euro, un vino maturo alla frutta e vaniglia. Palato cremoso e morbido, lungo, per il petto d'anatra all'aceto balsamico.
Poi c'è l'Almanera IGT con il vitigno in purezza di Fantascià a 9 euro, un grande vino con profondi profumi al gelso, al mirtillo, alla mora, alla viola con accenni balsamici. Poco tannico ma molto vivace, è perfetto per il vitello in crosta di pane.
Infine Fazio produce un ottimo Nero d'Avola Torre dei Venti da 8 euro, di colore viola scuro. Elegante e balsamico, fruttato e minerale. Palato pieno ed equilibrato, lungo e persistente, da provare con l'arrosto in crosta.
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