Gli spumanti naturali
Gli spumanti si caratterizzano per avere una particolare classificazione, in relazione all'anidride carbonica: nello specifico, la principale differenziazione è quella che intercorre tra spumanti naturali e spumanti artificiali.
Nel primo caso, con gli spumanti naturali quindi, vi è una particolare caratteristica che riguarda l'anidride carbonica: stiamo facendo riferimento al fatto che quest'ultima si sviluppa tramite un'operazione di rifermentazione.
Al contrario, all'interno della seconda categoria rappresentata dagli spumanti artificiali, l'anidride carbonica è il frutto solamente di una semplice addizione.
Successivamente, le classificazioni continuano, dal momento che gli spumanti naturali sono oggetto di un'altra diversificazione.
In questo caso, le sotto-categorie saranno ben quattro, ovvero: vini spumanti, vini spumanti di qualità VSQ, vini spumanti di tipologia aromatica e vini spumanti di qualità che sono stati realizzati all'interno di specifiche regioni VSQPRD.
Tra le più importanti differenziazioni che è necessario fare in tema di spumanti dobbiamo assolutamente ricordare quella tra spumanti naturali e spumanti gassificati.
Nel primo caso, si tratta di spumanti che non prevedono alcuna aggiunta di sostanze esterne, dal momento che l'anidride carbonica che si viene a creare non è immessa dall'esterno, ma è il frutto di tutta una serie di reazioni che avvengono all'interno della bottiglia stessa, con un processo che viene chiamato rifermentazione.
E' proprio la presenza dell'anidride carbonica a fare in modo che si vengano a creare le classiche bollicine che tanto affascinano il gusto degli amanti dello spumante.
All'interno degli spumanti naturali, è necessario sottolineare come avvenga la rifermentazione del vino base, a cui si provvede all'aggiunta di lieviti, che poi diventeranno durante tale procedimento, semplice anidride carbonica.
La seconda fermentazione, invece, spesso avviene in bottiglia, sopratutto nel momento in cui si decide di impiegare una metodologia tradizionale di produzione, mentre nel caso in cui si opti per una metodologia Charmat, allora la seconda operazione di fermentazione si verificherà all'interno di particolari ed enormi contenitori.
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Abbiamo detto come gli spumanti si possono distinguere, in relazione al grado di naturalezza, in naturali e gassificati.
Gli spumanti gassificati, al contrario dell'altra categoria, si caratterizzano per il fatto che è prevista, all'interno del processo di produzione e lavorazione, l'aggiunta di anidride carbonica dall'esterno, alla stregua di veri e propri vini gassati.
E' necessario sottolineare come questa tipologia di prodotti, in realtà, non presentano ormai una grande diffusione sul mercato, ma si caratterizzano dall'avere una decisa convenienza per quanto riguarda il prezzo, anche se peccano evidentemente di qualità.
Per potersi accorgere della differenza che intercorre tra uno spumante naturale ed uno gassificato, è necessario fare immediatamente riferimento al perlage ed alle bollicine, che non hanno mai un aspetto del tutto elegante.
Spesso, a fare la differenza e a permette di riconoscere uno spumante gassificato da uno naturale, è guardare attentamente ciò che si ha nel bicchiere: bisogna attenersi, nella maggior parte dei casi, allo stato ed alle condizioni delle bollicine, per capire se sia gassato o meno.
Ovviamente, la qualità di uno spumante deriva dalla presenza di un gran numero di bollicine, sempre piuttosto vive e dalla dimensione particolarmente limitata.
Gli spumanti rappresentano quel prodotto che viene ricavato dalla prima o seconda operazione di fermentazione, che avviene a livello alcolico, che riguarda le uve fresche, ma anche il mosto di vino (essenzialmente da tavola) oppure si può ottenere da dei vini di elevata qualità che vengono realizzati all'interno di particolari regioni.
In quest'ultimo caso, si tratta di vini che si distinguono e differenziano sopratutto per via di una caratteristica ben precisa: ci stiamo riferendo essenzialmente alla stappatura del recipiente, che crea una crescita improvvisa di anidride carbonica che deriva , in tutto e per tutto, dall'operazione di fermentazione.
Gli spumanti naturali rappresentano sicuramente la categoria più ricca di qualità in generale, sia sotto il profilo della scelta delle uve, ma anche per quanto concerne il perlage e persino la spuma.
Non dobbiamo dimenticare come gli spumanti naturali hanno, al loro interno, un'ulteriore classificazione che prevede la formazione di due interessanti categorie, che si distinguono in relazione al tipo di uve che vengono impiegate nella produzione: stiamo parlando di spumanti naturali con uve di sapore semplice oppure di sapore aromatico.
Nel primo caso, alcuni esempi sono rappresentati dal Pinot, dallo Chardonnay e dal Riesiling, mentre nel secondo caso ci rivolgiamo al Moscato e alla Malvasia, anche se esistono tante altre categorie che vengono definite “semi-aromatiche” e al cui interno troviamo sopratutto il Muller Thurgau e il Traminer aromatico.
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