Sovana
Tutti quei vini che rientrano nella denominazione Sovana DOC vengono prodotti in quella fascia di territorio che è compresa all'interno della Maremma Toscana.
In particolar modo, dobbiamo sottolineare come si tratta di vini che vengono prodotti principalmente all'interno di comuni che sono sotto la provincia di Grosseto, ovvero Pitigliano, Sorano e, seppur solo parzialmente, Manciano.
Le tipologie di vino che si possono ricondurre alla categoria Sovana DOC sono numerose: in primo luogo troviamo i vini rossi, che si differenziano in rosso, rosso superiore, rosso riserve e rosato.
Per quanto riguarda proprio questa particolare tipologia di vini rossi, è fondamentale evidenziare come sia permessa unicamente la produzione di vini monovarietali, che possono sfruttare quindi uve come Sangiovese, Aleatico, Merlot e Cabernet Sauvignon.
In questo caso, parliamo di un vino rosso toscano che viene prodotto, per la maggior parte, con delle uve che provengono dal vitigno, ovviamente, di Sangiovese, che devono essere presenti all'interno dell'uvaggio in una misura che non deve mai essere inferiore ad una percentuale pari al 50%.
Eventualmente, all'interno dell'uvaggio possono concorrere anche diverse altre uve che provengono da vitigni differenti, sempre però a bacca rossa e che sono stati raccomandati o autorizzati solamente per la provincia di Grosseto.
Ovviamente stiamo parlando di vini che risultano sempre caratterizzati ad un elevato grado di leggerezza, anche dal momento che hanno un titolo alcolometrico volumico pari all'11%, nonostante nella tipologia che viene definita “Superiore” possano arrivare anche al 12% volumico.
I tempi di invecchiamento che sono previsti, invece, non sono del tutto simili, anche se in realtà le differenze sono piuttosto ridotte.
Nel caso in cui si faccia riferimento al vino rosso, dobbiamo sottolineare come possa essere considerato pronto per il lancio in commercio solamente a partire dal primo giorno di marzo dell'anno che segue quello in cui è stato prodotto il vino.
Il vino Sovana DOC Rosso Superiore, al contrario, non risulta ancora pronto in tempi così brevi: ecco spiegato il motivo per cui si ha l'esigenza di aspettare fino al primo giorno di giugno dell'anno successivo rispetto a quello in cui è avvenuta la vendemmia.
La tipologia Riserva, al contrario, si caratterizza per dover rispettare un periodo di invecchiamento pari ad almeno ventiquattro mesi, che devono essere trascorsi all'interno di botti realizzate in rovere, mentre in seguito il periodo di affinamento deve durare almeno dodici mesi e deve essere trascorso per almeno sei mesi all'interno di bottiglie.
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Il Sovana DOC Rosso si caratterizza per avere un ottimo colore rosso rubino, piuttosto intenso e dai caratteristici tratti di color violaceo; il profumo si dimostra sempre particolarmente vinoso ed armonico e anche piuttosto equilibrato.
Il Sovana DOC Rosso Superiore, invece, si caratterizza per essere uno di quei vini che hanno bisogno di subire un determinato periodo di invecchiamento, rispettando sempre le regole stabilite nel disciplinare di produzione, dato che con il passare del tempo ha la tendenza ad assumere un profumo sempre più netto ed un corpo maggiormente strutturato.
Questo vino rosso toscano deve essere servito sopratutto con dei primi o secondi piatti realizzati con carni rosse o verdure (la quantità di pomodoro presente deve essere sempre particolarmente limitata), oltretutto non devono essere pietanze troppo complesse.
Il Sovana DOC Rosso riesce ad adattarsi molto bene anche ai funghi e ai formaggi caratterizzati da una stagionatura media.
Il Sovana DOC Rosso Riserva si caratterizza, invece, per accompagnare più efficacemente tutte quelle pietanze che presentano sapori più intensi e strutturati: ci stiamo riferendo essenzialmente alle carni in umido e alla selvaggina da pelo o da piuma.
Questa particolare tipologia di vini viene prodotta, come già abbiamo avuto modo di dire, con delle uve particolarmente importanti, come Sangiovese, Aleatico, Cabernet Sauvignon e Merlot.
La misura che rappresenta la loro presenza all'interno dell'uvaggio non deve mai essere inferiore all'85%, a cui si possono anche aggiungere altre uve che provengono da differenti vitigni, sempre a bacca rossa, che sono stati raccomandati o autorizzati all'interno della provincia di Grosseto, per una percentuale che non deve in alcun modo superare il 15%.
La fase di invecchiamento di questo vino è particolarmente breve, dato che deve sopportare almeno due anni, più altri sei mesi di affinamento all'interno di bottiglie, per poter vantare la menzione di Riserva.
Questo vino si caratterizza per essere prodotto con il medesimo uvaggio che contraddistingue il rosso (ovvero la percentuale di Sangiovese non deve essere mai inferiore al 50%, con la concorrenza eventuale di altre uve proveniente da differenti vitigni), ma deve subire il processo di vinificazione per diventare rosato.
La macerazione che riguarda le bucce, quindi, viene limitata per fare in modo di ricavarne il colore ed allo stesso modo avviene per i tannini, in maniera tale da mantenere il tradizionale colore rosa.
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