Capalbio
Capalbio è un borgo medievale dalle dimensioni particolarmente ridotte che rappresenta uno degli ultimi tratti costieri della Toscana meridionale.
Si tratta di un comune che si trova proprio nel bel mezzo della Maremma, una terra in cui trovano particolare spazio tutte quelle caratteristiche peculiari di questa parte della Regione e quei territori che sono stati lavorati a mano per secoli e secoli dall'uomo.
Per questi territori sono passate anche le popolazioni etrusche, così come i Romani, che hanno lasciato impronte indelebili delle loro civiltà.
Non ci sono riferimenti temporali precisi circa l'occupazione del castello romano di Capalbiaccio, per poi giungere al colle di Capalbio, ma si sa che già intorno all'anno 1000 si cominciò a coltivare un terreno particolarmente ampio e sano.
La macchia di Capalbio rappresenta, senza ombra di dubbio, una delle peculiarità che dominano questo territorio: arrivando per la prima volta in queste terre, si potrebbe rimanere indubbiamente stupidi di fronte a tutte le tonalità di verde che si presentano all'interno di tale paesaggio.
Anche Franchi e Longobardi lasciarono testimonianze del loro passaggio, visto che realizzarono proprio in questi luoghi diverse roccaforti e borghi.
Capalbio non è altro che la denominazione di tutta una serie di vini che possono contare sulla certificazione DOC, che vengono prodotti in tutta la fascia meridionale che si riferisce all'importante provincia di Grosseto, da sempre terra di vini e uve.
In particolar modo, questi vini doc comprendono i territori e i comuni di Capalbio, Manciano, Magliano in Toscana e Orbetello.
Tra gli altri, possiamo sicuramente citare due importanti vini rossi, come il Capalbio rosso e il Capalbio Rosso Riserva.
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Si tratta di una varietà di vino dalla denominazione Capalbio, che viene prodotto dalle viti che si trovano proprio nella parte meridionale di Grosseto.
Tra le principali caratteristiche organolettiche di questo interessante vino troviamo un colore rosso rubino, che tende ad avere, nel corso dell'invecchiamento, dei riflessi tipicamente violacei.
Per quanto riguarda l'odore, invece, si tratta di un vino che presenta un caratteristico profumo di bacca rossa, con un sapore estremamente secco, leggermente tannico e fresco.
Prendendo in considerazione la Riserva di Capalbio Rosso, possiamo sottolineare come si debba aspettare un periodo pari ad almeno due anni, di cui almeno sei mesi devono essere trascorsi in botti realizzate in legno.
Il lancio sul mercato, secondo leggi stabilite dal disciplinare, non può verificasi prima che sia trascorso il primo giorno di giugno dopo tre anni da quello in cui sono state prodotte le uve.
Si tratta di un vino che viene prevalentemente prodotto all'interno di quel territorio che è compreso tra le colline di Capalbio, Manciano, Orbetello e Magliano.
Fin dal tempo in cui vissero gli antichi Romani i vini a denominazione Capalbio ebbero un notevole successo e furono molto apprezzati in tutta la zona circostante.
Un gran numero delle navi, infatti, che partivano dallo storico porto di Cosa caricavano solamente bottiglie e contenitori di vino prodotto in queste caratteristiche zone.
Il periodo di massimo splendore del vino Capalbio Rosso Riserva è rappresentato sicuramente dal 1600.
Al giorno d'oggi, la denominazione DOC serve come essenziale segno di riconoscimento per tutti quei vitigni caratteristici che si trovano in questa zona, che possono essere sia a bacca bianca sia a bacca nera.
Il Capalbio Rosso Riserva è, con pochi dubbi, il vino più pregiato tra tutti quelli che presentano l'omonima denominazione.
Si tratta di un vino che viene prodotto da più tipologie di uve: a partire dal 50% di uve Sangiovese, non passa indifferente l'aggiunta di numerosi altri vitigni circostanti, che si caratterizzano per essere tipicamente a bacca nera.
Dando un'occhiata agli altri vitigni che giocano un ruolo importante e concorrono a dare un sapore ottimale a questo vino, troviamo anche il Ciliegiolo, che è presente in una percentuale pari al 40% così come il Montepulciano, che non può però superare la soglia del 10%.
Il Capalbio Rosso Riserva non è altro che un vino piuttosto armonico e con leggeri tratti sapidi; per quanto riguarda il periodo di invecchiamento, esso non deve essere mai inferiore in confronto ai due anni previsti, di cui almeno sei mesi devono essere trascorsi in botti di legno.
Gli abbinamenti migliori per questo vino rosso toscano sono essenzialmente rappresentati dalle tagliatelle al ragù, capretto al forno e salumi.
Tra i più interessanti abbinamenti troviamo anche tutta una serie di formaggi duri, che hanno la particolare caratteristica di accompagnarsi molto bene ai vini rossi prodotti nella Regione Toscana.
Il Capalbio Rosso Riserva è un vino DOC che si abbina molto bene anche a dei primi piatti particolarmente importanti, come ad esempio le pappardelle e ribollita, ma riesce ad essere estremamente efficace anche quando si tratta di sostenere carni rosse e cacciagione, come ad esempio si può trattare di lepri e cinghiali.
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