Monreale
L'area che interessa il vino di Monreale relativamente piccola, e occupa i territori intorno Palermo interessati da formazioni collinari e paesaggi montani di natura carbonatica, con prevalenza di dolomie di origine carsica.
Il clima è molto favorevole alla produzione delle uve, con lunghi e assolate estati.
La zona è molto interessante dal punto di vista vinicolo con una alta concentrazione di denominazioni di origine controllata che rispecchiano le varie vinificazioni tradizionali di una regione che fu tra le prime in Italia ad essere modellate dalle più antiche civiltà, dalla micenea alla fenicia, per quel che riguarda i traffici commerciali, fino alle innovazioni agricole introdotte prima dai Greci e poi dai Romani che ampliarono i commerci del vino fino a farne divenire una delle risorse più importanti dell'isola.
La regione continua a produrre vini bianchi e rossi di sempre maggior pregio e qualità, con una naturale predisposizione delle uve nobili a questa terra fertile e al clima temperato e caldo che ne fecero già i granai della Roma repubblicana prima della conquista dell'Egitto sotto le dittature dei triumvirati.
La natura calcarea e argillosa dell'isola, con numerosi fossili marini emersi dalle profondità durante la sua formazione geologica, rendono i terreni particolarmente fertili e adatti alle uve, così come numerose altre colture. Silicio e marne completano il quadro geologico.
Le uve rosse coltivate per la produzione di questo DOC sono le classiche coltivate in Sicilia nella produzione dei rossi, un misto tra uve autoctone siciliane, il Nero d'Avola e il Perricone come vitigni protagonisti, e le classiche nobili francesi, il Syrah innanzitutto, poi il Merlot, il Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Sangiovese.
Il Nero d'Avola apporta i suoi profumi delicati, il suo corpo maestoso e la spigolosità tipica del vitigno che viene mitigata dalla morbidezza del Perricone e del Syrah.
Il Merlot e le altre uve si trovano a meraviglia nei terreni a forte presenza calcarea.
Il Cabernet, con le sue caratteristiche erbacee, apporta quei profumi vegetali e animali.
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La denominazione di origine controllata Monreale è di istituzione recente, disciplinata dal decreto ministeriale del 2 novembre 2000.
Autorizza la produzione di vini bianchi e rossi nei comuni di Monreale, Piana degli Albanesi, Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina, Gela, Corleone, Roccamena, tutti in provincia di Palermo.
Le uve autorizzate sono il Nero d'Avola e il Perricone, da soli o congiuntamente, per almeno il 50% dell'assemblaggio, a cui possono concorrere per il restante 50% le altre uve autorizzate nella provincia di Palermo, da sole o congiuntamente.
Le rese massime si attestano sulle 10 tonnellate per ettaro, e le tipologie disciplinate sono il Rosso, il Novello, il Riserva e le tipologie monovarietali che devono avere almeno l'85% in assemblaggio del vitigno indicato in etichetta.
Il vino deve rispondere ai requisiti seguenti:
il Monreale rosso deve avere colore rosso rubino più o meno intenso con profumi gradevoli, fini e vinoso. I sapori sono asciutti, con ricca struttura ed equilibrata armonia. Fresco
Il Monreale Rosso Riserva anche con il riferimento del vitigno ha un colore che va dal rosso rubino carico al granata. Il profumo è intenso, con sapore asciutto, caratteristico e strutturato.
Nel Monreale Novello ritroviamo il colore rosso rubino e i profumi vinosi, intensi e fruttati caratteristici di questa tipologia. Il sapore è asciutto, morbido e sapido. Da servire con pollo arrosto, formaggi molli e freschi e salumi.
Con il Monreale Pinot nero il colore assume il rosso rubino carico con un naso intenso, dai frutti rossi maturi e le note di sottobosco. Il sapore asciutto, pieno, armonico. Da degustare con la pasta con formaggio pecorino, il polpettone siciliano e i salumi.
Per il Monreale Sangiovese il colore torna rosso rubino con sfumature violacee.
Il naso è vinoso, con sentore di frutti di bosco. Il sapore: asciutto, armonico, gradevolmente tannico.
Un ottimo vino per accompagnare le lasagne, i primi piatti strutturati, e la porchetta.
Il Monreale Cabernet Sauvignon ha colore rosso rubino con il profumo caratteristico e fruttato di questo nobile vitigno. Al palato è asciutto, ricco, corposo, speziato.
L'autoctono Monreale Perricone conserva le caratteristiche del colore rosso rubino con sentori fruttati, caratteristici dei vini siciliani da questa varietà. Al palato è asciutto, corposo e leggermente tannico. A tavola con la selvaggina e formaggi semiduri.
Il Monreale Calabrese o Nero d’Avola è il classico vino delicato, caratteristico, fruttato dal sapore asciutto, corposo e pieno di aromi. Nei suoi abbinamenti a tavola incontra le classiche melanzane ripiene siciliane, il montone al forno e i formaggi di pecora saporiti.
Nel Syrah il colore si rosso rubino intenso con profumo fruttato e il gusto sapore asciutto, ricco di struttura, armonico, gradevolmente tannico. Per lui polpettoni, carni in umido e formaggi mediamente stagionati. Non ultimi i pesci grassi della tradizione siciliana.
Il Merlot è intenso, fruttato, asciutto, caratteristico, strutturato. Ottimo con arrosti e carni grigliate, anche con formaggi a pasta dura e salumi.
L'azienda Spadafora ha grandi produzioni di qualità e tra esse spunta i quattro grappoli dell'Associazione Italiana Sommelier il suo Monreale Syrah, con un 10% di nero d'Avola in assemblaggio. I profumi sono intensi, si distinguono la visciola, la viola, l'origano, la paprica, l'amaretto e il tabacco chiaro. Il palato è lungo e armonico, per incontrare a tavola le aringhe con capperi.
Feotto dello Jato ha tra le sue produzioni migliori il Rosso Fegotto vinificato esclusivamente dal Nero d'Avola, che apporta un colore rubino luminoso. Al naso i profumi si aprono con note di olive, bacche di rovo che cedono poi il posto al cuoio. Al palato è morbido e persistente, con buone note balsamiche. Dopo un anno in barrique si abbina alla lepre in umido o al forno.
La Cantina Sociale dell'alto Belice vinifica il suo Rosso generico asciutto e tannico per le melanzane ripiene e agnello al forno. Anche con i formaggi a pasta semidura.
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