Pinot Grigio
Il Pinot grigio è una delle tante mutazioni del Pinot Nero, e quindi anch'esso originario della Borgogna, ma oramai largamente diffuso in varie parti del mondo, dove, soprattutto negli ultimi quindici anni, ha riscontrato favori e anche una certa moda un pochino esagerata soprattutto da parte dei consumatori statunitensi.
Spesso coltivato nei vigneti borgognoni con il Pinot Nero, questa mutazione è anche visivamente difficile da distinguere dal suo progenitore. Le foglie sono infatti identiche mentre gli acini hanno colori rosa bruno o addirittura blu grigio, il che può dare luogo anche a errori di identità per i meno esperti tra il Pinot Nero e quello Grigio.
Anche il ciclo vegetativo è pressoché identico, con il Pinot Grigio che ha anche le stesse abitudini ambientali del Nero. In passato veniva allevato insieme al Nero e assemblato nei vini rossi con una buona pigiatura per conservarne il colore e apportare morbidezza al taglio. Oggi continua ad essere regolarmente vinificato e assemblato in molti vini rossi della Borgogna proprio per ammorbidire il vino, insieme al Pinot Beurot.
Fornisce in purezza infatti, vini morbidi e ricchi di aromi, ma più leggeri chiaramente. Buona anche la solidità strutturale e l'apporto di colore. Sono vini profumati e dolciastri, che ben si adattano all'odierna moda soprattutto americana.
Al di fuori della Borgogna viene coltivato scarsamente nella Loira, spesso con il nome di Malvoisie, mentre in Alsazia è divenuto uno dei cardini della produzione vinicola, con ottimi risultati nelle vallate fredde e nebbiose vicino al confine tedesco, tanto da esserne divenuto uno dei simboli enologici. Oggi il Pinot Grigio francese è quello Alsaziano, con vini molto ricchi e secchi, di ottimo accompagnamento per la cucina locale, anch'essa ricca e ben strutturata nei sapori.
Ma è al di fuori della Francia che il Pinot Grigio ha trovato i pareri e gli appassionati più decisi. Chiamato anche in Svizzera con il nome di Mavoisie, viene coltivato con successo nel Valais, con vini aromatici e solidi, e in Germania trova estensioni vitate maggiori che in Francia sotto il nome di Ruländer con produzione di bianchi secchi di discreta qualità.
Buona diffusione anche in Austria, Slovenia e Romania, dove viene designato sia con il nome francese che tedesco. In Ungheria trova spazio come
Szürkebarát ed risulta coltivato anche in Russia e Moldova.
In America è un uva molto apprezzata nel freddo Oregon dove viene preferito anche allo Chardonnay, mentre in California è letteralmente esploso in una moda anche assai esagerata, definito con un profumo di Chardonnay. Questa moda ha portato una buona produzione, ma anche una sopravvalutazione da parte di tutti gli Americani su tutti i Pinot Grigio del mondo, in realtà assai diversi dal dolciastro, anche se pur buono, Pinot Grigio californiano.
Questa moda ora inizia a coinvolgere anche una produzione di vini di scarsa qualità per lo più destinati al mercato anglosassone, con sapori monotoni e relativamente dolci che poco hanno a che fare con un vino di qualità.
L'Inghilterra sembra la più colpita da questo fenomeno tanto che sugli scaffali dei supermercati almeno la metà è occupata da monotoni Pinot Grigio di un po tutte le nazioni vinicole. Anche nei locali la moda del Pinot Grigio ha portato ad un'invasione di questi prodotti, oscurando invece i Pinot di qualità alsaziani e del nord est italiano. Oramai sembra che il vino bianco in Inghilterra, almeno per quel che riguarda i bar e le enoteche comuni, sia Pinot Grigio.
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Anche in Italia si è diffusa la moda del Pinot Grigio ma fortunatamente questo non ha portato ad un'invasione di prodotti monogusto per palati inesperti, anche se chiaramente le cattive vinificazioni a scopo di solo profitto non mancano. Ma la tendenza generale è quella di vinificare bene, e il Pinot Grigio ha avuto largo spazio tanto che ha estensioni vitate maggiori a quelle francesi. Viene coltivato nel nord est con buoni risultati e in parte della Lombardia.
Anche se il Pinot Bianco ha superficie ancora notevolmente più estese, in Friuli il grigio è largamente usato con produzioni buone, sicuramente aromatiche e distinte, tanto che è la regione, tra le quattro in cui è presente, che più frutta questa varietà.
Soprattutto nel Collio si vinificano Pinot Grigio secchi, leggeri e profumati, che hanno però spesso una acidità troppo elevata. Nelle versioni più morbide invece si riescono a produrre vini bi buona fattura, anche se la qualità alsaziana è ancora lontana. Questa caratteristica acida del Pinot Grigio in Italia, viene sfruttata in Lombardia per la spumantizzazione, con risultati certamente migliori. Qualche produzione vi è in Alto Adige dove però il Pinot Bianco è ancora preferito e fornisce risultati migliori. Il Pinot Grigio trova spazio anche in qualche ettaro Emiliano, senza però trovare connotati che lo portino a grandi considerazioni. Questa è la regione più meridionale per questa varietà non renderebbe più a sud date le sue caratteristiche.
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