Bollinger

La Storia

Bollinger è una delle più vecchie e importanti Maison di Champagne e vanta una tradizione che si puo far risalire a cinque secoli fa, anche se la casa Bollinger vera e propria fu costituita nel 1829 ad Ay per opera di Joseph Bollinger, tedesco di Württemberg, Hennequin de Villermont e Paul Renaudin, un cittadino locale che però abbandonò abbastanza presto l'azienda anche se il suo nome in etichetta sarebbe rimasto fino agli anni 60 del diciannovesimo secolo. Joseph Bollinger, dopo aver sposato nel 1865 una De Villermont, fu il primo ad esportare, nel 1865, lo Champagne moderno in Inghilterra, così come lo intendiamo oggi. Un vino secco, al contrario degli spumanti dolci perché addizionati con zucchero dagli inglesi per aumentarne il grado alcolico.

Nel giro di pochi anni il suo Champagne conquistò il principe di Galles e futuro Re Edoardo VII. Seguì l'esportazione negli Stati Uniti a partire dal 1870, inizialmente con poche spedizioni finche la distribuzione non venne affidata a Julius Wile, uno dei piu preparati commercianti di vino newyorchesi che ne mantenne l'esclusiva fino al 1988, con una breve parentesi solo a causa del proibizionismo negli anni 30. La direzione dell'azienda è passata di mano in pochissime occasione, sempre a causa del decesso del vecchio amministratore e sempre a favore di un membro della famiglia. Dopo Joseph Bollinger fu la volta di Jacques, il nipote, e, durante la seconda guerra mondiale, a sua moglie Lily, ormai rimasta vedova. La signora Lily si dimostrera all'altezza della drammatica situazione bellica tanto da poter comprare, a guerra finita, nuovi terreni di prima qualità, nonostante i bombardamenti avessero distrutto almeno un terzo del pase di Ay. La Tante Lily, come venne soprannominata, continuò a condurre con successo l'azienda fino alla sua morte, nel 1977, girando quotidianamente per i vigneti con la sua bicicletta. A sostituirla come presidente ancora un nipote, Christian Bizot, che ha dimostrato fino ad oggi di saper mantenere la grande tradizione della Maison Bollinger. Nel 1991, per mettere ordine nella gran confusione che la fama degli Champagnes aveva ormai raggiunto, Bizot pubblicò la Carta dell'etica e della qualita, autentica bibbia per i produttori di questo vino.

I terreni della Bollinger

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La produzione

Il BollingerOggi la Maison possiede 140 ettari, la maggior parte ereditati dalla famosa Zia Lily, e quasi tutti nella montagna di Reims ad Ay. Da questi terreni l'azienda ricava quasi il 70% delle uve necessarie alla sua produzione, permettendogli di avere un controllo diretto sulla qualità.

Ben il 60% dei vigneti di proprieta è nella categoria Gran Cru e il 30% è classificato come premier Cru. La Bollinger tradizionalmente vinifica solo la prima spremitura delle uve, rivendendo la seconda Cuvée ad altre cantine per la produzione di Champagne a basso costo. Le sue Cuvée sono così pregiate da consentire una fermentazione ottimale in legno, che lo rende molto personale. Il riposo sulle fecce è di minimo tre anni per i vini non millesimati, mentre si aspettano cinque anni per i millesimati. Per le grandi Cuvée storiche invece si arriva agli otto anni.


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I grandi vini Champagne di Bollinger

La Special Cuvee è uno Champagne non millesimato che viene fermentato in acciaio. L'assemblaggio è composto dal 60% di Pinot Noir, il 25% di Chardonnay e il restante di Pinot Meunier. Grazie alla fermentazione malolattica il vino è rotondo e morbido, e il Pinot Nero gli conferisce splendidi aromi fruttati. Il corpo è ben pieno, con palato secco e un finale lungo e persistente. È un ottimo aperitivo, pieno.

Il Grande Année invece è un millesimato dal 62% di Pinot Nero, il 35% di Chardonnay e appena un 3% di Meunier. Bella l'elegante spuma e il perlage fine e pieno. Ancora il Pinot Nero protagonista nei profumi e nei sapori, fruttati e sottili. Al palato colpisce per la sua lunga e compatta persistenza. Bene negli abbinamenti con il pesce crudo, con fermentazione in legno.

L'Année Rare è uno degli Champagne di punta della casa, con ben otto anni passati sulle fecce. Il vino è completo, complesso e vinoso, impreziosito ancora dai profumi di frutti rossi ben maturi e strutturati. Incredibilmente lungo, è un vino Brut prezioso da aprire solo nelle grandi occasioni. L'annata più vecchia suggerita è il 1975.


La vinificazione in legno

La vinificazione in legno è la grande particolarità di Bollinger. Contrariamente a quanto succede generalmente nella Champagne, questa azienda trova nel legno il luogo ideale per le sue fermentazioni, grazie soprattutto alla grande qualità delle sue uve che riescono a fornire un mosto che diventerà un nettare maturo ben sviluppato. Tutti i grandi Champagne di Bollinger vengono fermentati in rovere, che fornisce anche quella giusta struttura per ottenere dei grandi prodotti longevi e di grande personalità. Tutte le botti utilizzate sono state già usate, in modo da avere basse concentrazioni di tannini e quindi non avere una cessione di questi elementi. Non è infatti la ricerca del tannino lo scopo di questo metodo, ma la garanzia di longevità che la giusta miscela di queste grandi uve fermentate in rovere, riesce a garantire.




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