Le annate dello Champagne

La decisione del millesimo

Nella Champagne il clima piuttosto freddo crea spesso problemi di maturazione delle uve, con risultati quindi molti diversi tra loro a seconda dell'anno di raccolta delle uve. Non è certamente obbligatorio dichiarare l'annata, o il millesimo, dal francese millésime, in etichetta. Questa è prerogativa esclusiva del produttore, ricordando che la legislazione francese, a differenza degli altri paesi, prevede che se ci si vuole fregiare in etichetta dell'annata di produzione, l'assemblaggio deve essere composto al 100% dall'anno menzionato.

Ovviamente le grandi aziende, quelle che favoriscono in assoluto la qualita, sono molto attente a dichiarare il millesimato, e spesso nel caso di annate “cattive”, preferiscono non fregiarsene in etichetta, evitando così critiche da parte degli addetti ai lavori e le conseguenti ricadute d'immagine. Discorso diverso per le case minori, che spesso usano l'annata, anche se non buona, come specchietto per le allodole per i consumatori meno esperti. Comunque i professionisti del settore sanno già quali sono state le annate più favorevoli per lo Champagne, millesimati che descriveremo di seguito. La dichiarazione del millesimato a seconda dell'anno di produzione dipende da molte variabili, a cominciare dal clima. Piogge abbondanti sono nocive allo Champagne ad esempio. È quindi essenziale tenere d'occhio la meteorologia della regione.

Il Belle Epoque

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Le annate migliori per lo Champagne nel dopoguerra

Il Krug 1982Nel dopoguerra sono state considerate le migliori annate il 1947, 1949, 1953, 1955, 1959, 1964, 1966, 1971, 1982, 1985, 1989 e il 1990. Queste ultime quattro sono forse le più considerate, forse perché più recenti ben bilanciate e ricche di aromi ed acidità per l'invecchiamento. Del 1985 si segnalano il Bollinger Grande Année, il Dom Pérignon e il Perrier-Jouet Belle Epoque. Il 1982 è considerato invece l'anno del Krug. Gli addetti ai lavori più anziani invece ci parlano molto bene del 1966 e del 1971, con vini di una grande eleganza, quasi perfetti.


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Le annate rare dei primi del secolo

Ormai molti dei grandi sommelier dell'epoca sono morti, ma le bottiglie dei primi del novecento, rarissime, ancora esistono nelle cantine di pochi facoltosi. Le cronache ci parlano dei grandi Champagne del 1904, 1911, 1914, 1919, 1921, 1928, 1929 e del 1934. Purtroppo è veramente raro, se non impossibile, degustare una di queste bottiglie, con prezzi decisamente inimmaginabili, e comunque sia ormai vendute soltanto nelle aste.


Le annate discrete

Tra le annate discrete, in cui si possono trovare ottimi Champagne a prezzi inferiori dei grandi millesimati, abbiamo il 1969, il 70, il 73 considerato invece l'annata del secolo per i bianchi francesi fermi, il 75, 76 e 79, il 1981, l'83 e l'88. Per il 1969 si possono trovare ancora ottimi Champagne, grazie all'elevata acidità che ha caratterizzato quest'annata, conservando i vini in ottimo stato finora. Il Salon Le Mesnil di quest'anno è meraviglioso. Stesso discorso per il 1973, con un occhio speciale al Krug, eccezionale. Per il 1975 ormai sembra troppo tardi, con vini che stanno purtroppo deteriorandosi ormai, dopo essere stati messi tra i migliori. Il 1979 e il 1983 sono ora molto rivalutati, dopo un'iniziale acidità troppo elevata, mentre il 1988 è considerato molto ben bilanciato, con vini più secchi del solito che sembra avranno una grossa tenuta.


Le annate dello Champagne: Le annate da evitare

alcune annate sono decisamente da evitare, e non sembra abbiano nemmeno qualche rara buona riuscita. Si sconsigliano quindi il 67 e 68. il 1972 è considerato addirittura orribile, mentre per il 74 si considerano solo rari rosé. Da evitare il 77, il 78 e l'80, considerati poveri di gusti. Il 1984 è considerato il peggiore del decennio, mentre l'87 è decisamente scialbo, tranne che per il POmmery e il Jacques Selosse . Mediocri il 91, 92 e il 93. Le successive annate sono ancora in attesa di un'attenta valutazione.



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