Champagne Fleury
L'azienda Fleury nasce nel 1895, e fu tra le prime ad utilizzare i porta innesti americani per combattere la filossera nel 1901. Inizialmente soltanto fornitrice di uve, la Maison guidata da Robert Fleury, succeduto a Emile, iniziò la produzione del suo Champagne nel 1929, proprio all'inizio della grande depressione, in modo da ampliare le attività e non rischiare di rimanere soffocato dalla dipendenza dalle grandi case delle regione.
La storia della cantina scorse tranquillamente fino al 1970, quando la proprietà iniziò a rivolgere lo sguardo verso le metodologie biodinamiche naturali, iniziando una lenta conversione dei propri vigneti a partire dal 1989, che terminò nel 1992, quando tutte le proprietà dell'azienda, erano state reimpostate con la coltivazione biodinamica.
Oggi infatti, tutti i 25 ettari di vigneti ubicati a Courteron, sono coltivati con queste metodologie naturali ed organiche. Sono tre le generazioni che si sono succedute alla guida di Fleury, sempre della stessa famiglia. Oltre ai gia citati Emile e Robert, oggi al comando abbiamo il successore Jean-Pierre Fleury.
I vigneti di Fleury sono tutti nella Côte de Bars, nel bacino della bassa valle della Senna, che una volta era sommersa dal mare. Questo fa si che il terreno sia molto calcareo, una condizione ideale per la produzione di champagnes. C'è inoltre una forte presenza di marne e argille, che lo rendono permeabile e ricco di nutrienti.
I vigneti sono posti sui pendii delle colline, in ottima esposizione, e godono di quel clima continentale che caratterizza la produzione di questo vino e ne ha delineato i processi di produzione.
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Fleury produce una gamma abbastanza ristretta di champagnes, di cui il base è il Carte Rouge Brut. È un vino delicato e fruttato ottenuto dall'assemblaggio dei Pinot, che esprime un palato delicato e rotondo.
Il Fleur de l'Europe invece è uno champagne più floreale, con l'acacia e il miele in evidenza, molto fresco al palato, che ben si esprime negli aperitivi o con i frutti di mare.
Il
Rosé esprime ancora note delicate ma piene di frutta rossa di bosco, elegante e sottile, che si serve sia in aperitivo che con le carni bianche come pollame e cacciagione.
Ottimo il
Millesimato del 1996, con le sue sensazioni burrose, ricche di intensi aromi d'uva. Palato persistente ed equilibrato ne fanno un compagno per un'ampia gamma di abbinamenti.
Oltre alla
Cuvée Robert Fleury, un discreto e complesso champagne, l'azienda produce anche il
Vieux Millésimes Collection Fleury, il suo prodotto di prestigio, che comprende tutti i millesimati piu vecchio, fino 1982 ne caso del
Blanc de Blancs.
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